Dichiarazione congiunta delle segreterie di Flc Cgil Emilia Romagna; Cisl Scuola Fsur Emilia Romagna; Uil Scuola Rua Emilia Romagna; Snals Confsal Emilia Romagna; Gilda Fgu Unams Emilia Romagna; la rappresentanza dei Dirigenti scolastici aderenti alle OOSS sulle linee guida del Miur per la riapertura a settembre
Le OO.SS. Regionali FLC CGIL, CISL Scuola FSUR, UIL Scuola Rua, Snals, Gilda in rappresentanza del personale della scuola e dei dirigenti scolastici, rilevano l’inadeguatezza delle tanto attese linee guida ministeriali e forte preoccupazione per l’avvio regolare ed in sicurezza del prossimo anno scolastico.
Non servivano consulenti e task force per affermare, ad ormai solo due mesi dalla ripartenza di settembre, che la soluzione per lo svolgimento dell’attività didattica in sicurezza va ricercata nelle forme di flessibilità consentite dall’autonomia scolastica.
Senza affrontare il nodo delle risorse economiche, umane e logistiche, senza una prospettiva di medio periodo di cui il piano appare privo, il generico ventaglio di suggerimenti contenuti nella bozza del Piano Scuola 2020-21, si finisce per scaricare l’onere di individuare soluzioni organizzative, pressoché impossibili, sui dirigenti e sui lavoratori della scuola.
Sostituire parte del tempo scuola (leggasi didattica) con “altro” non è la soluzione, ma è un problema.
Anche l’individuazione di soluzioni esterne alla scuola, che richiamano la pur pregevole attività del volontariato, non appaiono condivisibili del principio costituzionale del diritto all’istruzione e allo studio che vanno garantiti.
Dopo mesi di didattica a distanza lasciata all’auto-organizzazione delle singole scuole, chiediamo al Governo maggiore concretezza e risposte adeguate all’importanza strategica del settore istruzione che deve diventare la vera priorità del Paese e della agenda politica.
Siamo impegnati perché la scuola riparta e riapra a settembre in presenza ma senza risorse adeguate ed investimenti certi la scuola non potrà dare le risposte che gli studenti, le famiglie si aspettano e che attendono ormai da molti mesi.
Il momento è ora: per una scuola rinnovata e più forte di prima».