Dichiarazione congiunta delle segreterie di Fp Cgil Bologna; Cisl Fp Area metropolitana bolognese e Uil Fpl di Bologna sui centri estivi
In data 28 maggio u.s. si è svolto l’incontro tra Cgil, Cisl, Uil nazionali e i Ministri del Lavoro e delle Politiche Sociali, per la famiglia e quello della Salute, dopo la pubblicazione delle Linee Guida per la gestione in sicurezza di opportunità, nella fase 2 dell’emergenza Covid19, per l’apertura regolamentata di Centri estivi e delle attività ludico-ricreative.
Nella realtà locale bolognese Fp Cgil; Cisl Fp e UIl Fpl hanno più volte stimolato il Comune ad un incontro volto a sottoscrivere linee guida, anche in accordo con la città metropolitana, che consentano l’applicazione di un protocollo di sicurezza per la gestione dei centri estivi. Il protocollo avrebbe il duplice scopo di riaprire in piena tutela dei lavoratori e dell’utenza e costituire il comitato per la sicurezza con funzione di monitoraggio (anche in previsione delle riaperture di settembre).
Ad oggi alle scriventi OOSS è stato comunicato che i nidi e la scuola dell’infanzia non apriranno nell’estate 2020, non escludendo però che in caso di provvedimenti governativi specifici la eventuale apertura avrebbe potuto essere realizzata. Questo a fine maggio, poi silenzio assordante sul tema centri estivi.
Da qui possiamo dedurre due assunti fondamentali sull’Ammistrazione comunale: per prima cosa che l’Amministrazione risulti più interessata ai comunicati stampa che ai tavoli di confronto con interlocutori responsabili e capaci (eletti dai lavoratori). In secondo luogo che, ai tavoli idonei, da tempo si preferiscono le commissioni consiliari variamente popolate.
Troviamo quantomeno imbarazzante, in questo modus operandi, che da parte dell’amministrazione e dell’assessore Zaccaria non sia stata notata in alcun modo l’assenza alle suddette commissioni, appositamente voluta, delle principali organizzazioni sindacali di livello nazionale.
Prendiamo atto e ci muoveremo di conseguenza».