Il Sindaco di Bologna Virginio Merola, insieme all’Assessore alla cultura, Matteo Lepore, e al Direttore Generale del Comune, Valerio Montalto, ha incontrato oggi a Palazzo d’Accursio Cgil, Cisl e Uil e le associazioni delle imprese cooperative che operano nei contratti di appalto nell’ambito dei servizi educativi, scolastici e culturali del Comune.
Il Sindaco ha ritenuto che le conseguenze dell’ordinanza del Ministero della Salute e della Regione Emilia-Romagna su questi servizi non debbano ricadere sul salario delle lavoratrici e dei lavoratori impiegati in tali appalti.
Pertanto, nel rispetto dei singoli contratti, il Comune di Bologna chiederà una riprogrammazione dei servizi non resi nei giorni di chiusura a seguito dell’ordinanza regionale in modo da impegnare proficuamente il personale coinvolto in modo da poter garantire l’invarianza salariale.
Inoltre il Sindaco ha comunicato che le famiglie dei bambini iscritti nei nidi comunali, all’interno della retta mensile, non pagheranno le giornate di chiusura.
Il Comune di Bologna non intende realizzare risparmi nel proprio bilancio e reinveste le risorse tutelando così le famiglie e i lavoratori – afferma il Sindaco Virginio Merola -. Ho ritenuto giusto condividere queste decisioni con i sindacati e le imprese cooperative del nostro territorio. Guardiamo avanti confidando che si possano al più presto effettuare scelte nella direzione del ritorno alla piena normalità».
Le organizzazioni sindacali
prendono atto positivamente della decisione dell’Amministrazione comunale e auspicano che le modalità di tutela del lavoro possano essere estese a tutta l’area metropolitana”»
Abbiamo preso positivamente atto della decisione del Comune di Bologna – afferma l’Alleanza delle Cooperative Italiane – valutandola come primo passo positivo verso la presa in carico delle pesanti ricadute negative sulle cooperative sociali e culturali del blocco delle attività determinato dall’emergenza. Auspichiamo l’estensione delle stesse misure agli altri Comuni della Città metropolitana e raccomandiamo il massimo coordinamento con le cooperative per la riprogrammazione delle attività».