Essere giovani in Emilia Romagna: di progetti e politiche er under 30, ne stiamo parlando nella sede della Uil ER a Bologna durate l’incontro con il segretario generale UIL – Unione Italiana del Lavoro, Carmelo Barbagallo e il presidente della Regione Emilia Romagna, Stefano Bonaccini. Un confronto voluto dal segretario generale Uil ER, Giuliano Zignani insieme alla Uil Giovani Emilia Romagna e Bologna.
Molte le domande che la Uil Giovani Emilia Romagna ha sottoposto al segretario generale Uil, Carmelo Barbagallo e al presidente della Regione ER, Stefano Bonaccini.
«Nel Dna dei nostri giovani – osserva il segretario generale Uil, Barbagallo – ci sono 4.000 anni di storia del nostro Paese. I nostri giovani hanno enormi capacità e potenzialità: cerchiamo di non farli scappare all’estero. Ci dicono che avremmo rubato il futuro ai giovani, ma non è così: il futuro si costruisce dando lavoro ai giovani: qui e adesso in Italia».
Dal canto suo il presidente Bonaccini ha sotolineato come «Oltre a garantire servizi di qualità, il nostro impegno va nel creare una buona occupazione: posti di lavoro di qualità e non da precari come avvenuto in molte parti del Paese. Certo dobbiamo fare di più e meglio, ma noi investiamo moltissimo sulla formazione, sui saperi e sulla ricerca perché di lì passa la nuova generazione pronta a svolgere lavori ricercati. Sul progetto Giovani più, inserito nel Patto per il Lavoro, abbiamo investito oltre 200 milioni di euro proprio per dare spinta all’occupazione giovanili. Se è vero, come è vero, che la disoccupazione è scesa dal 9% al 5%, è anche perché è diminuita la disoccupazione giovanile».
(Foto: Gianni Schicchi)