Dichiarazione congiunta delle segreterie di Flc-Cgil; Cisl Scuola Area metropolitana bolognese; Uil Scuola Rua; Gilda Unams e Snals Confsal di Bologna
Per la giornata di venerdì 24 maggio, i sindacati della Scuola Flc Cgil, Cisl Fsur, Uil Scuola, Gilda e Snals hanno promosso una mobilitazione nazionale a sostegno della docente di Palermo Maria Rosa Dall’Aria e per chiedere il ritiro del provvedimento disciplinare che l’ha colpita.
A Bologna saremo presenti davanti a tre scuole superiori (Liceo “Minghetti” e IIS “Belluzzi Fioravanti” di Bologna, e IIS “G. Bruno” di Budrio) a partire dalle 7.30, orario di entrata, per distribuire a tutti i docenti,al personale Ata agli studenti e ai i genitori, alcuni segnalibri. Abbiamo impresso sugli stessi, frasi e citazioni che devono servire a far riflettere e ricordare il valore della libertà di espressione, sancita dalla nostra Costituzione come il diritto per tutti di manifestare liberamente il proprio pensiero con la parola, lo scritto e ogni altro mezzo di diffusione.
Sul segnalibro è inoltre stampato un QR Code che rimanda al video prodotto dagli studenti di Palermo, a simboleggiare la capacità del sapere di diffondersi liberamente, attraversare linguaggi e canali di comunicazione diversi, superare ogni tentativo di porgli delle barriere, e unire le persone.
Nella stessa giornata, gli stessi segnalibri saranno diffusi dalle Rsu nelle altre scuole di Bologna e provincia.
Il sapere è il presupposto per la costruzione di una cittadinanza democratica, per realizzare l’obiettivo di una società aperta ed inclusiva capace di accrescere le capacità di ciascuno. Lo studio, la scuola, l’università sono parte del riscatto sociale, sono strumenti per la comprensione del mondo e forme indispensabili di socializzazione democratica, perché educano al sapere logico e critico. Per questo la libertà di insegnamento è un bene fondamentale e indispensabile in ogni società democratica.
Quello che è accaduto a Palermo è un fatto gravissimo. La politica non dovrebbe invadere o condizionare gli spazi in cui si esercitano l’azione didattica e l’autonomia delle istituzioni scolastiche.
È un fatto che deve far riflettere tutto il Paese, non solo il mondo dell’Istruzione che comunque, ha reagito in maniera immediata, spontanea, senza filtri, comprendendo a pieno la portata del fatto e la tendenza che questo sottende.
Perché non si dimentichi ciò che ci ricorda Don Milani nella sua “Lettera ai giudici”: “La scuola […] è l’arte delicata di condurre i ragazzi su un filo di rasoio: da un lato formare in loro il senso della legalità …, dall’altro la volontà di leggi migliori cioè di senso politico..”. “E allora il maestro deve essere per quanto può, profeta, scrutare i “segni dei tempi”, indovinare negli occhi dei ragazzi le cose belle che essi vedranno chiare domani e che noi vediamo solo in confuso».