Dichiarazione congiunta di Mirella Collina (Cgil Imola); Danilo Francesconi (Cisl Area metropolitana Bologna) e Giuseppe Rago (Uil Imola)
In occasione della prossima tornata elettorale del 26 maggio 2019 che vede chiamati molti Comuni del Circondario ad elezioni amministrative, desideriamo sottoporre ai candidati Sindaci le nostre domande nell’interesse dei cittadini da noi rappresentati nei territori chiamati alle urne.
In un quadro economico e politico nazionale ed europeo estremamente complicato è necessario riportare il confronto sui temi dei valori come priorità irrinunciabile, cominciando dai fondamentali temi della democrazia, dell’antifascismo, dell’uguaglianza e della solidarietà fino al riconoscimento del valore che si intende attribuire ad una compiuta applicazione di principi contenuti nella nostra Carta Costituzionale come il diritto ad un lavoro dignitoso, il diritto alla salute e all’istruzione.
Non va trascurato un richiamo al tema della cosiddetta disintermediazione. Negli ultimi 20 anni vi è stata un’assoluta continuità da parte dei vari governi e anche il nostro territorio ha risentito di esperienze negative. Come sindacati chiediamo quindi ai candidati: qualora fosse eletto Sindaco, ritiene che il confronto e la concertazione con le parti sociali siano prioritarie o meno nelle scelte di natura politica che avranno ricadute economiche e sociali sui cittadini?
Il Circondario imolese rappresenta tutte le politiche territoriali del nostro territorio all’interno della città metropolitana alla stessa stregua delle Unioni dei Comuni, un bacino di 133.000 abitanti. In questi anni il Circondario si è molto indebolito perché non sono stati fatti gli investimenti necessari in professionalità per mancanza di risorse economiche. Abbiamo risentito la mancanza di una progettazione necessaria per il rilancio del territorio su molti temi: buona occupazione, qualità e sicurezza sul lavoro, giovani, politiche sull’immigrazione, pari opportunità, politiche sulla casa, welfare e sanità.
Qualora fosse eletto Sindaco, intende rafforzare questa importante istituzione per mantenere gli attuali servizi associati e una rappresentanza territoriale forte rispetto alla città metropolitana?
Nel programma di mandato quali saranno le decisioni immediate a cui intenderà dare corso nel proprio territorio per rilanciare l’economia territoriale, occupazione e nuovi insediamenti produttivi? Più volte abbiamo chiesto di riaprire il tavolo di confronto fra istituzione, imprese e parti sociali per discutere le prospettive industriali del nostro territorio e per la gestione territoriale delle crisi (dal nostro punto di vista ancora presente). Cosa ne pensa di riattivare questo tipo di confronto inserendo anche la formazione continua?
Quali indirizzi intende fornire alle politiche sanitarie ed in particolare al ruolo dell’Ausl di Imola nel territorio e rispetto alla città metropolitana?
Rispetto alle politiche sul welfare è necessario riprendere un dialogo costruttivo per dare risposte immediate alle persone fragili (esempio aumento del servizio domiciliare, abbattimento delle barriere architettoniche…)
Tra le problematiche presenti nei territori del Circondario, legata all’invecchiamento della popolazione, c’è quella delle cosiddette “case famiglie” spuntate a dismisura. Nel suo ruolo quali iniziative intende applicare il recente regolamento di funzionamento delle case famiglia per tutto il territorio metropolitano, approvato dalla Conferenza Territoriale Socio Sanitaria?»