Dichiarazione congiunta Fp-Cgil; Cisl Fp e Uil Fpl dell’ Emilia Romagna
Una vergogna di dimensioni nazionali. Proprio così va chiamata la questione del contratto nazionale di lavoro della sanità privata.
Un contratto scaduto da 14 anni nella parte normativa e da 12 nella parte economica che riguarda migliaia di lavoratrici e lavoratori, impegnati nel garantire il diritto alla salute delle persone che si rivolgono alle strutture del servizio sanitario nazionale.
Continuare così vuol dire alimentare la precarietà e non riconoscere il valore di infermieri, tecnici sanitari, operatori socio sanitari e impiegati amministrativi che hanno consentito in questi anni importanti utili alle aziende del settore.
Una questione di fronte alla quale non possono più chiudere gli occhi neanche le Regioni che si trovano prossime al rinnovo delle convenzioni. E allora affermiamo chiaramente che senza contratto la nostra richiesta è che non si rinnovino le convenzioni, nessun ritocco alle quantità economiche. Il confronto oggi in atto tra la Regione Emilia Romagna e Aiop non può che vedere una proroga alle attuali condizioni se il sistema sanitario regionale non vuole contribuire alla propria destrutturazione.
Vogliamo ricordare infatti che ogni giorno che passa senza il rinnovo del Ccnl è anche un attacco alla sanità pubblica perché è un modo per erodere spazio “grazie” al minor costo del lavoro rispetto alla sanità pubblica. La stessa che rappresenta un’eccellenza a livello mondiale. Se la collaborazione deve continuare non può che farlo sui binari di una parità di trattamento tra i lavoratori. Senza contratto dunque nessun aumento del valore delle convenzioni.
Aspettiamo tutte e tutti al presidio del 17 aprile davanti alla sede Aiop di via Barberia a Bologna a partire dalle ore 10, per dire tutti insieme vergogna ai datori di lavoro della sanità privata aderenti ad Aiop e Aris.