Dichiarazione congiunta Slc Cgil Bologna; Fistel Cisl Bologna; Uilcom Uil Bologna
Ieri, l’azienda Rotopress International S.r.l. ha consegnato le lettere di licenziamento a due lavoratori dello stabilimento di Bologna.
Rotopress International S.r.l., di proprietà al 67% del marchigiano Gruppo Pigini e al 33% della Poligrafici Printing, controllata del Gruppo Monrif, proprietario delle testate QN, Il Resto del Carlino, La Nazione, Il Giorno, ha rilevato l’attività, mediante contratto di affitto, della Grafica Editoriale Printing, di proprietà dello stesso Gruppo Monrif, nel Febbraio del 2015, e l’ha definitivamente acquisita nel Dicembre del 2017.
Tale passaggio, motivato da entrambi i Gruppi, come necessario e finalizzato ad incrementare in termini di investimenti, fatturato e occupazione il polo di stampa bolognese è stato reso possibile, quattro anni fa, da un difficile accordo sindacale che ha previsto il passaggio alla nuova società di 48 dei 67 dipendenti, nonché una decurtazione del salario dei lavoratori, tutto questo a fronte della promessa di un rilancio del sito, che non si è mai realizzata.
La storia di questo ultimo anno è invece una storia di produzione a singhiozzo, cassa integrazione e da ultimo due licenziamenti.
Oggi 22 Gennaio 2019 i lavoratori di Rotopress International hanno scioperato per l’intera giornata e hanno presidiato i cancelli dell’azienda per dire alla Dirigenza del Gruppo Pigini e del Gruppo Monrif, che non sono disposti ad accettare questo epilogo.
Siamo determinati ad avere risposte che diano certezza del futuro a tutti i lavoratori dell’azienda e siamo altrettanto determinati a non accettare il modello di relazioni sindacali che l’azienda vorrebbe imporre a colpi di azioni unilaterali e licenziamenti.
Per queste ragioni anche nella giornata di domani continuerà lo sciopero e il presidio davanti all’azienda. Vi sono promesse e responsabilità alle quali entrambi i Gruppi sono venuti meno senza dare risposte. Pretendiamo da Rotopress International l’immediato ritiro dei licenziamenti e l’urgente apertura di un tavolo di confronto con le Organizzazioni Sindacali nel quale entrambi i Gruppi diano garanzie a tutti i lavoratori e nel quale esplicitino quali azioni intendano mettere in atto per il rilancio dell’azienda».