Dichiarazione congiunta delle segreterie di Filcsm-Cgil; Fisascat-Cisl; Uiltucs
Pam, anche quest’anno, i lavoratori Pam hanno trovato una brutta sorpresa nella calza della Befana. Terminate le festività, la scelta dell’azienda è stata quella di non rinnovare i lavoratori in forza con un contratto a tempo determinato, per una precisa scelta, nascondendosi dietro la scusa dei vincoli imposti dal Decreto Dignità.
Nel solo negozio di Bologna via Marconi non sono stati rinnovati ben 7 contratti a termine, pari al 10% dell’organico di punto vendita. Ancora una volta la Pam mostra il suo vero volto! Utilizza i lavoratori e poi li scarica!
Gli spazi per la conferma a tempo indeterminato c’erano, in quanto l’organico era già ai minimi livelli e l’azienda negli anni scorsi non aveva sostituito il turnover. La scelta di non confermare i contratti a termine risulta ancora più incomprensibile perchè penalizza i reparti serviti già in sofferenza, ma sopratutto perchè la Pam entro la fine del 2019 aprirà un nuovo negozio in cui dovrà assumere tutto l’organico! Ancora una volta si scarica tutto il peso sugli ultimi arrivati, determinando un aggravio di lavoro per tutti i dipendenti. I limiti del Decreto Dignità sono un alibi!
Chiediamo la stabilizzazione immediata di tutti i tempi determinati . Nelle prossime giornate Filcams Cgil, Fisascat Cisl e Uiltucs, svolgeranno un ciclo di assemblee al fine di concordare con i lavoratori le iniziative di lotta da mettere in campo».