Dichiarazione congiunta delle segreterie regionali Filctem-Cgil; Femca-Cisl; Flaei-Cisl e Uiltec-Uil
Nella giornata di lunedì 17 dicembre 2018, in occasione dello sciopero nazionale di tutti i lavoratori dei settori Gas-Acqua ed Elettrico, si sono svolti a livello regionale due presidi di fronte alle Prefetture di Bologna e Reggio Emilia.
La giornata di mobilitazione contro gli effetti dell’applicazione dell’Articolo 177 del cosiddetto “Codice degli Appalti”, ha visto la partecipazione di molti lavoratori sia in termini di adesione allo sciopero sia come presenza ai due presidi Regionali.
Nonostante le condizioni avverse del meteo i lavoratori del settore hanno voluto manifestare la propria contrarietà all’applicazione della sopracitata norma alle società dei settori del Gas ed Energia Elettrica (quali ad esempio Enel, Hera, Iren ecc.).
Infatti, se questa scellerata interpretazione della norma dovesse applicarsi, la gestione organizzativa di queste società subirebbe una “frantumazione” che le trasformerebbe in piccole e medie società appaltatrici che dequalificherebbero servizi essenziali per la comunità, senza poter fare quegli investimenti necessari per modernizzare le infrastrutture energetiche, facendo diventare i concessionari delle mere “stazioni appaltanti” prive di ruoli operativi e gestionali, determinando una polverizzazione a favore di terzi.
Inoltre, tutto ciò cancellerebbe i risparmi delle economie di scala, bloccherebbe 2,5 miliardi di investimenti sulle infrastrutture, destabilizzerebbe il posto di lavoro di circa 70.000 lavoratori e lavoratrici nel settore, aumenterebbe le tariffe dei servizi e ridurrebbe la qualità dei servizi ai cittadini.
Tali motivazioni sono state spiegate in maniera dettagliata dalle OO.SS. ai Prefetti delle due città (Bologna e Reggio Emilia) negli incontri svolti in concomitanza con le manifestazioni Regionali.
I rappresentanti delle Prefetture si sono fatti carico di comunicare al Governo le perplessità delle OO.SS. e dei lavoratori, inviando una lettera scritta dove si mettano in evidenza le sopraelencate criticità.
Ringraziamo i tanti lavoratori e le tante lavoratrici che con la loro adesione allo sciopero hanno manifestato la loro contrarietà a questa scellerata interpretazione della norma, per le OO.SS. l’obiettivo è chiaro: Alti diritti per chi lavora – Basse tariffe per i cittadini