Dichiarazione congiunta delle segreterie generali dell’Emilia Romagna di Filt-Cgil, Fit-Cisl, Uiltrasporti, Ugl, Fast
Stamattina intorno alle ore 8.30, sulla linea ferroviaria Bologna-Milano storica, nei pressi della stazione di Fiorenzuola, si è purtroppo verificato, un grave incidente sul lavoro, che ha visto la morte di un operaio di 59 anni, appartenente alla ditta ICF 2, operante per conto di RFI, società dell’infrastruttura di FS.
Il lavoratore stava eseguendo lavori di realizzazione di plinti di basamento per i nuovi pali della linea elettrica di alimentazione delle ferrovie, a lato del binario pari (direzione nord), presso la stazione di Fiorenzuola. Il lavoratore è stato urtato dalla scaletta del locomotore di un treno merci transitante in senso opposto, e purtroppo, nonostante i tentativi di rianimarlo, è deceduto. Dalle prime notizie, non siamo al momento sicuri se, in quel momento, fossero presenti agenti di Rfi di protezione al cantiere di lavoro, ma che fosse attivo il sistema di protezione “TWS”, che allerta gli addetti a lavorazioni nei pressi del binario, emettendo suoni e luci lampeggianti, all’approssimarsi di un treno.
Come segreterie regionali dei trasporti dell’Emilia Romagna, siamo a denunciare questo ennesimo incidente mortale lungo i binari, che, temiamo, sia originato da una eccessiva pressione sui lavoratori, che porta ad ignorare in parte o totalmente le normative di sicurezza. Comunque, in attesa delle indagini sulla tragedia, da parte degli organismi competenti, abbiamo unitariamente chiesto un incontro urgente sull’accaduto e più in generale sulle tematiche della sicurezza, alla direzione Regionale di Rfi.
Nell’esprimere il più sentito cordoglio e vicinanza alla famiglia dell’operaio deceduto, chiediamo e lo faremo in tutte le sedi preposte, che sulle normative di sicurezza non ci siano deroghe. Le normative in materia, vanno applicate e fatte rispettare, al fine di evitare il ripetersi di simili tragedie».