Dichiarazione congiunta delle segreterie regionali dell’Emilia Romagna Filt-Cgil; Fit-Cisl; Uiltrasporti, Ugl Af; Fast
Si sono tenuti oggi, in occasione della seconda azione di sciopero degli Appalti Ferroviari a livello nazionale, i presidi dei lavoratori davanti alle Stazioni di Bologna C.le. e Rimini.
Alta l’adesione allo sciopero in tutti gli appalti della Regione con picchi superiori al 90%.
I lavoratori si sono astenuti per l’intero turno di lavoro (garantendo i servizi minimi) per denunciare le criticità del settore:
- affidamento dei lotti messi a gare con ribassi eccessivi;
- cambi continui delle imprese alle quali vengono affidati i servizi;
- mancata applicazione delle clausole sociali e occupazionali in palese violazione del dlgs 50/2016 e s.m.i e del Contratto di lavoro;
- esaurimento degli ammortizzatori sociali introdotti dal D.L.148/15.
Davanti alle stazioni sono state illustrate ai cittadini e agli utenti le cause di quella che è una degenerazione di sistema che sta avendo ricadute sulla qualità del lavoro e sui livelli occupazionali. Registriamo con piacere la disponibilità e il sostegno dell’Assemblea Legislativa dell’Emilia Romagna che, in risposta alla nostra “Lettera aperta alle istituzioni”, esprime per voce della Presidente Simonetta Saliera “attenzione e preoccupazione” per le criticità nel settore, ribadendo “l’importanza della legalità negli appalti e la contrarietà a prassi che sviliscano il lavoro e la sua dignità”.
Come OO.SS. Regionali unitamente ai lavoratori – che ringraziamo per la massiccia adesione alla protesta – chiediamo al Gruppo FS di affrontare responsabilmente tale situazione, per tutelare il lavoro e la dignità dei lavoratori, per evitare i possibili effetti negativi anche sui servizi offerti e per non vanificare gli ingenti investimenti e sforzi che la Regione Emilia Romagna ha messo in campo nel settore nell’ultimo mandato.