Tensione e preoccupazione degli operatori dell’Azienda USL di Imola per le chiusure estive del Dipartimento medico e della Geriatria.
Come tutti gli anni alle porte del periodo estivo, l’Azienda USL di Imola si appresta a ridurre la dotazione dei posti letto per permettere la gestione delle ferie al personale dell’Azienda sanitaria.
Tra queste chiusure vi è quella dei posti letto della Geriatria, un’Unità Operativa che a regime, durante l’anno, lavora con 28 posti letto e che durante l’estate lavorerà con 14 posti letto.
A fianco di essa, sullo stesso corridoio, vi è la Medicina con i suoi 32 posti letto a regime, che contengono 8 posti letto di oncologia e 4 posti letto di gastroenterologia.
Il problema vero è legato alle presenze nel turno notturno che vengono ridotte a soli 3 infermieri, per gestire 28 posti letto di medicina (i 4 posti letto di gastroenterologia vengono trasferiti nel dipartimento chirurgico temporaneamente) ed i 14 posti letto di Geriatria.
Solo tre infermieri nel turno di notte che devono assolvere a tutti i bisogni sanitari e di base di questi 42 utenti ricoverati nell’ospedale Santa Maria delle Scalette.
È evidente che questo numero rappresenta un problema perchè alla partenza delle attività del turno notturno un infermiere da solo deve mobilizzare i pazienti per prestare le cure necessarie, questione non semplice viste le condizioni di sostanziale non autosufficienza degli utenti della geriatria.
Abbiamo fatto un’assemblea sindacale nella quale gli operatori ci hanno espresso la necessità di inserire nel turno di notte un infermiere in più e Operatori socio-sanitari per poter gestire le due unità operative di Medicina e di Geriatria con due coppie di operatori in maniera tale che si possano dare le risposte necessarie agli anziani e agli utenti che vengono ricoverati.
Abbiamo già inviato una richiesta in tal senso alla quale l’azienda ha dato una risposta che non ci convince. Per questo abbiamo deciso di porre il problema all’attenzione pubblica e contestualmente di chiedere un incontro urgente al fine di avere ulteriori approfondimenti per capire le necessità di attività assistenziale legate alle complessità dei pazienti, auspicando una volontà chiara da parte della direzione di risolvere il problema legato al numero di professionisti presenti in rapporto alla complessità dei pazienti presenti in questi reparti.
Riteniamo che la salute degli abitanti del circondario imolese e la sicurezza delle cure siano obiettivo prioritario di tutte le parti e di tutte le componenti in campo punto Funzione Pubblica Cgil, Cisl Funzione Pubblica, UIL funzione pubblica locale.
Marco Blanzieri
Stefano Franceschelli
Giuseppe Rago