“Un detenuto di origine magrebino, inviato in visita urgente questa sera presso il nosocomio modenese per presunte assunzioni di batterie, rifiuta tutte le visite ed all’atto dell’uscita dal pronto soccorso con una testata fulminea colpisce in pieno volto un Agente della Polizia Penitenziaria cercando di ferire altri con una lametta che aveva nascosta nella bocca”. A darne notizia è Domenico Maldarizzi Segretario Nazionale della Uil PA Polizia Penitenziaria
“Quel che è successo è di inaudita gravità ed è la conseguenza dello scellerato smantellamento delle politiche di sicurezza delle carceri, che vede sempre maggiori ricorsi a visite in strutture Ospedaliere esterne con una certa facilità. Sono stati momenti di grande tensione e pericolo, gestiti però con grande coraggio e professionalità dai poliziotti penitenziari”, riferisce Domenico Maldarizzi.
“L’evento è stato particolarmente critico perché posto in essere in un ospedale frequentato da gente con problemi seri, che è stato gestito al meglio dalla Polizia Penitenziaria, che paga pesantemente in termini di stress e operatività questi gravi e continui episodi critici.
Aggressioni, colluttazioni, ferimenti contro il personale, così come le risse ed i tentati suicidi ed i suicidi che si susseguono, sono purtroppo all’ordine del giorno. Aumentare le strutture di detenzione come ha promesso di fare l’attuale governo non è una soluzione funzionale; ormai il Governo ripete lo stesso mantra da almeno un anno, però i posti disponibili vanno via via diminuendo invece di aumentare.
Più di 3.500 le aggressioni alla Polizia penitenziaria, molteplici le evasioni, non si contano le risse, i traffici illeciti, gli stupri, le violenze. Numeri impietosi che restituiscono un quadro oggettivo della drammaticità e della disfunzionalità di prigioni diffusamente illegali e che non assolvono a nessuno degli scopi a esse assegnati né tanto meno alle finalità delle pene sancite dall’art. 27 della Carta costituzionale.
Agli agenti feriti va tutta la solidarietà della Uil Pa Polizia Penitenziaria”