Dichiarazione congiunta del segretario generale UIl ER, Marcello Borghetti e del presidente Adoc ER, Manuel Michelacci su Rc auto
Nonostante un’incidentalità in netta diminuzione, restano alti i premi delle polizze assicurative, che si assestano ad una media cittadina di €438. Bologna si conferma una delle città più costose del Centro-Nord Italia, che ha visto aumentare maggiormente i prezzi negli ultimi anni, sebbene le statistiche pubblicate dipingano la città come più sicura per autisti e pedoni.
Oggi, è sempre più diffusa la tendenza delle agenzie di assicurazione a usare la variabile “territorio”, attraverso il comune di residenza o il C.A.P., per creare una tariffa il più personalizzata possibile. Quindi, l’incidenza dei sinistri deve essere un discrimine importante per determinare il costo finale dell’assicurazione. Pertanto, secondo la UIL e l’ADOC Emilia-Romagna occorre rivedere i costi del capoluogo felsineo.
«L’anno appena terminato ha registrato una diminuzione del 13,10% degli incidenti totali e una città che attende la conclusione degli ingenti investimenti sulla mobilità pubblica – per vagliare alternative più sostenibili in termini di spostamenti – non può subire i continui rincari che, oramai, toccano ogni campo della vita quotidiana», affermano Marcello Borghetti, segretario generale Uil Emilia-Romagna e Manuel Michelacci, presidente Adoc Emilia-Romagna. Alla fine del 2022, dati IVAAS, il costo medio del premio si assestava sui €394, con un valore mediano di €360. Le ultime rilevazioni disponibili, risalenti ad ottobre 2024, mostrano un premio medio di €438 e un valore mediano di €391. Si tratta di aumenti dell’11% in poco più di un anno, totalmente ingiustificabili. La denuncia appare ancora più rimarcabile se si compara Bologna con altre città italiane, ma con valori più bassi. Bari 414, Reggio di Calabria 408, Milano 406 e Palermo 403.
«Ci vuole più responsabilità sociale e contatto con la realtà», concludono Marcello Borghetti e Manuel Michelacci, «anche da parte di chi rappresenta interessi privati, dediti alla massimizzazione del profitto. Auspichiamo che sul territorio di Bologna vengano riviste al più presto le tariffe, più in linea con la rinnovata attenzione che lavoratori e consumatori stanno adottando per la sicurezza stradale».
Foto: archivio Adoc