Prosegue il percorso di progettazione del Piano per l’Eliminazione delle Barriere Architettoniche (Peba) che vede la cabina di regia, creata a marzo 2024 per il coordinamento dei diversi settori dell’amministrazione coinvolti, in un confronto con le organizzazioni sindacali SPI, FNP, UILP di Bologna, insieme al Gruppo No Barriere.
Tutti i soggetti hanno condiviso, con un verbale di accordo, la rilevanza anche in termini di sperimentazione, dell’applicazione del Peba alle zone circostanti le linee di tram in corso di costruzione, intervenendo sui percorsi che collegano le stesse linee ai principali servizi pubblici posti nelle vicinanze.
Questa novità si aggiunge al lavoro già portato avanti su strade e marciapiedi per eliminare le barriere architettoniche: solo nell’ultimo anno gli interventi sui marciapiedi ammontano a un investimento di circa 500 mila euro, oltre ad un nuovo impegno appena approvato relativo alla manutenzione di strade e marciapiedi per il superamento delle barriere architettoniche dell’importo di 918 mila euro. Il tram percorrerà alcuni degli assi principali della città, collegando il centro ad aree periferiche, anche caratterizzate da fragilità socio-economiche, e connettendo zone funzionali di primaria rilevanza comunale e metropolitana come la Fiera, la Stazione centrale, l’Autostazione, l’Ospedale Maggiore e alcuni poli universitari.
Dalle aree interessate dalla nuova infrastruttura si interverrà progressivamente per creare una rete di percorsi privi di barriere, in connessione con gli edifici pubblici o a valenza pubblica circostanti, con particolare attenzione per gli edifici scolastici e i servizi sociosanitari, nonché con gli spazi verdi e aperti.
Inoltre con l’elaborazione del Peba, saranno definite indicazioni e linee guida per applicare i principi dello Universal Design ai progetti del Comune sullo spazio pubblico, che dovrà essere sempre più accessibile, intendendo l’accessibilità nella sua forma più ampia, ovvero tale da ricomprenderne le diverse forme (fisico-motorie, sensoriali, cognitive).
Nell’accordo le parti si impegnano a prevedere incontri periodici sul rispetto degli impegni assunti in termini di tempistica e di ambito di intervento, sull’esigenza di informare la cittadinanza del percorso del Piano e del suo monitoraggio. Vi sono già state diverse forme di confronto, tra cui sopralluoghi aperti agli stakeholder e alla cittadinanza, durante i quali il progettista incaricato della redazione ha mostrato le modalità di lavoro e i partecipanti hanno avuto modo di evidenziare le criticità puntuali o generali riscontrate nella loro esperienza personale. Resta inteso che l’Amministrazione comunale continuerà a raccogliere le segnalazioni dei cittadini tramite i canali già attivi ed in particolare attraverso il sito web del Comune.
“Con le organizzazioni sindacali – è il commento dell’assessore con delega all’abbattimento delle barriere architettoniche Simone Borsari – sta proseguendo un confronto molto positivo, basato su azioni concrete per dare risposte prima di tutto a chi si trova in situazione di difficoltà e deve accedere ai servizi pubblici. Questa è la nostra priorità e da questo vogliamo partire nella stesura di questo primo stralcio del PEBA. E nel frattempo tutti i nostri interventi su strade e marciapiedi stanno già assicurando la massima accessibilità, che è una priorità assoluta per l’Amministrazione”.
“Abbiamo raggiunto un primo importante risultato – dichiarano Antonella Raspadori (Segretaria Generale dello Spi Cgil di Bologna), Alberto Schincaglia (Segretario Generale Fnp Cisl Amb) e Egisto Gasperoni (Segretario Generale UilP Uil Bologna) –, che stiamo rivendicando da tempo. Il nostro impegno, insieme al Gruppo No Barriere, sarà quello di proseguire il positivo confronto con il Comune di Bologna per completare il Piano di eliminazione delle barriere architettoniche (Peba) e per cercare di estenderlo a tutto il territorio metropolitano”.