Dichiarazione congiunta del segretario generale Uil Emilia Romagna, Marcello Borghetti e del presidente Uniat Emilia Romagna, Luigi Sciacovelli su casa
«Rinnovata la possibilità per gli intestatari di un contratto di locazione di rinegoziare il canone di affitto. Si tratta di fondi messi a disposizione dalla Regione Emilia-Romagna, per venire incontro al disagio abitativo che si inserisce in un contesto di caro vita sempre più marcato.
L’intervento permette all’inquilino di accordarsi con il proprietario per un canone più basso e, al contempo, garantisce anche un contributo economico da parte del fondo regionale, rivolto al proprietario, per compensare un’alta percentuale dello sconto applicato sul canone. Inoltre, funge anche da garanzia volta ad una più certa riscossione dell’affitto.
Gli uffici di UNIAT, presenti all’interno di tutte le sedi UIL del territorio, potranno assistere gli inquilini nella richiesta del contributo.
Si tratta della conferma di una misura che negli anni ha prodotto buoni risultati in Regione. Ciononostante, si continua a registrare l’assenza di una politica strutturale a livello nazionale sul tema casa e, quindi, le Regioni sono costrette ad operare correttivi, ma si può e si deve fare di più. Le richieste al Governo per rifinanziare il fondo affitti e il fondo per la morosità incolpevole sono incessanti. Così come la necessità di un piano straordinario di ripristino degli alloggi sfitti di edilizia residenziale pubblica che, solo in regione, ammontano a quasi 4.000 unità.
Per concludere con una non rimandabile riqualificazione energetica degli stessi, dal momento che in una città come Bologna gli edifici sono responsabili del 70% delle emissioni di C02. Sostegno all’affitto, politica energetica e contenimento dei costi che devono sostenere lavoratrici e lavoratori. Lo stato sociale ha bisogno di un cambio di passo che parta anche dalle politiche abitative.
Per attrarre e far rimanere talenti il tema della casa deve essere al centro, ragionando anche su interventi per regolamentare il contesto degli affitti brevi turistici, responsabili di una gentrificazione sempre più visibile nelle grandi città e non solo».