Dichiarazione del segretario generale UIL ER, MArcello Borghetti su aumento rette Cra
«Sulla vertenza ‘Aumento e rette e accreditamento nelle strutture residenziali socio sanitarie’, l’iniziativa di mobilitazione di UIL – Cgil e Cisl sui territori e la pressione esercitata sull’opinione pubblica, sulle forze politiche e sui rappresentanti istituzionali nei Comuni e nei distretti, ha prodotto una proposta dalla Regione che abbiamo valutato importante e che riconosce positivamente le nostre richieste di maggiore equità sociale e sostenibilità degli aumenti.
Si è dunque potuto chiudere positivamente questa fase della vertenza.
In sintesi, il fondo sociale a disposizione dei Comuni sarà incrementato di dieci milioni di euro per consentire per i redditi medio bassi sgravi sugli aumenti delle rette già per il 2024. Tali risorse sono strutturali e saranno liberate in sede di assestamento di bilancio a luglio.
Inoltre la Regione ha accettato di condividere l’applicazione dell’Isee lineare nella determinazione delle rette a partire dal primo gennaio 2025, quando decorrerà tutto il nuovo sistema di accreditamento finalizzato al miglioramento della qualità dei servizi e del lavoro.
D’ora in avanti ai tavoli di confronto si dovranno definire i dettagli applicativi, ma ci sono le basi per per uno sforzo di innovazione che salvaguardi un modello di gestione dei servizi residenziali socio sanitari che in questa regione ha caratteristiche molto strutturate.
Di fronte ad un dato demografico che segna un progressivo invecchiamento della popolazione, resta forte la preoccupazione per la mancanza di finanziamenti nazionali, sul fronte delle politiche sociali, della non autosufficienza e della sanità, temi sui quali proseguono le sollecitazioni rivolte al Governo».