Dichiarazione del segretario generale Uil Emilia Romagna, Marcello Borghetti su provvedimenti-alluvione in regione
«Il Governo sta lasciando sola la Romagna alluvionata: perché? A ridosso dell’emergenza abbiamo assistito alla sfilata di esponenti del Governo: foto e giro in elicottero. Dopo? Sono cominciati i problemi fino all’offesa da parte di un Ministro cui rispondiamo: ‘No, caro Ministro, l’Emilia Romagna non usa il Governo come un bancomat. Non l’abbiamo mai fatto né lo faremo mai, però ci state lasciando soli. Perché?’.
Ci siamo rimboccati le maniche, abbiamo indossato gli stivali, ci siamo armati di pale, le ruspe si sono messe al lavoro, ma il rischio è che ora si fermino perché i provvedimenti e le risorse per la ricostruzione non ci sono. Come Uil Emilia Romagna, non possiamo e non vogliamo accettare né ora né mai che qualcuno pensi a una ricostruzione che duri 10 anni per centellinare le risorse. Non c’è neppure il commissario: abbiamo suggerito Stefano Bonaccini. Risposta: c’è tempo. Invece non c’è: adesso vale la regola del qui e ora. Se si ferma l’Emilia Romagna, si ferma una bella fetta di economia ed è un danno per il Paese, tutto.
I sindaci stanno anticipando risorse, ma da soli non ce la possono fare. Il Governo dov’è? A parte i due giorni di emergenza assoluta, le sedi della Uil in Romagna sono sempre rimaste aperte: abbiamo dato assistenza a tutti senza chiedere tessere. Abbiamo aiutato i nostri concittadini e basta.
Comprendiamo bene il gioco della politica, ma le risposte che deve darci il Governo non devono avere colore: il Paese è uno e la politica, quando è alta, pensa a tutti i cittadini. Il tempo per le campagne elettorali ci sarà, ma non ora, non sulla pelle degli emiliano-romagnoli. Per noi è inaccettabile».