Dichiarazione congiunta delle segreterie di Bologna di Filt-Cgil; Fit-Cisl; Uiltrasporti; Ugl Ta su aeroporto di Bologna
Le problematiche di mobilità di sosta e le difficoltà a raggiungere l’Aeroporto Marconi di Bologna sono note a tutti. Spesso è difficile poter raggiungere lo scalo a causa degli ingorghi che si creano alla viabilità e ancor più difficile poter utilizzare i mezzi pubblici, soprattutto per chi deve spostarsi in orari notturni.
A questa difficile situazione non fanno eccezione i lavoratori dell’Aeroporto (dipendenti di AdB, degli handlers, delle compagnie aeree e dei servizi commerciali) che ogni giorno devono recarsi al lavoro, spesso vivendo fuori città o con orari e turni notturni.
Sono le gambe, le braccia e le teste che portano avanti l’aeroporto, 365 giorni all’anno, 24 ore su 24, a qualsiasi temperatura e che si svegliano alle 2 di notte per fare il loro lavoro, per i passeggeri. Sono quelli che a parole dovrebbero rappresentare il cuore dell’aeroporto e che fanno andare avanti il servizio nonostante le carenze di organico, ambienti spesso affollati, ristretti, scomodi, non accoglienti.
Come ringraziamento per tutto questo, con una decisione unilaterale, la direzione dell’aeroporto di Bologna ha deciso di “espellere” i lavoratori dal sedime aeroportuale e trasferire il loro parcheggio a chilometri di distanza imponendo l’uso di una navetta che ne aumenterà ulteriormente i disagi.
L’Aeroporto con una cinica operazione che antepone il business (i parcheggi rappresentano una fonte fondamentale di guadagno) all’attenzione per il proprio capitale umano, dimostra anche simbolicamente la propria scala di valori.
I lavoratori non ci stanno e per questa ragione le organizzazioni di categoria del settore aeroportuale hanno aperto le procedure di raffreddamento nelle principali aziende dell’aeroporto e indetto un presidio che si terrà venerdì 3 Marzo dalle 11 alle 13 presso la rotonda centrale dell’aeroporto. Sarà questa la prima azione di una lunga vertenza che non cesserà fino a quando i lavoratori non riceveranno la dovuta attenzione e considerazione. Il cuore dell’aeroporto di Bologna sono i lavoratori, ma evidentemente viene prima il business.