Dichiarazione congiunta di Maurizio Lunghi, segretario generale Cgil Bologna; Enrico Bassani, segretario generale Cisl Area metropolitana bolognese; Giuliano Zignani, segretario generale Uil Emilia Romagna su Città metropolitana di Bologna
#la formula non gira bene, con questa frase, sintetizziamo il punto della situazione sui temi che come Cgil, Cisl e Uil abbiamo ad oggi trattato con l’Amministrazione del Comune di Bologna e della Città Metropolitana, a distanza di un anno dall’insediamento della Giunta cittadina e/o metropolitana.
Se da un lato registriamo che i tavoli sull’implementazione del Patto per il Lavoro Metropolitano sono proseguiti (in maniera più o meno costante), dall’altro evidenziamo la condizione di forte criticità delle relazioni sindacali su altri fronti.
L’ultimo episodio, per noi rilevante, riguarda la sottoscrizione del “Nuovo Patto per l’amministrazione condivisa” tra Amministrazione Comunale, Terzo Settore e Reti civiche di Bologna, avvenuto senza che si sia fatto un adeguato confronto con le organizzazioni sindacali confederali, nonostante gli evidenti intrecci sul welfare condivisi nel Patto per lavoro metropolitano. Nonostante questo ed altre incongruenze il Comune di Bologna ha deciso di ignorare totalmente le nostre considerazioni, sottoscrivendo un testo che parla -anche- di lavoro con le sole parti datoriali senza neppure cercare la condivisione dei rappresentanti dei lavoratori.
Al contempo, pur avendo cercato una loro soluzione in questi mesi è il momento –purtroppo- di segnalare confronti dove l’assenza di risposte sono per noi critiche.
Primo il sostegno alle famiglie colpite dai costi della crisi energetica. Già prima dell’estate si sono svolte alcune riunioni con dirigenti ed assessori del Comune capoluogo, dai quali era scaturito l’impegno a definire un concreto sostegno (Cgil, Cisl e Uil avevano chiesto di intervenire sui nuclei con un Isee tra i 12.000 e i 20.000 euro). Da lì la crisi è ulteriormente peggiorata e sebbene un mese fa il Comune abbia riconfermato la disponibilità, bontà sua, a costituire un tavolo specifico sul tema dei rincari delle bollette e sulle tariffe energetiche con il coinvolgimento di Hera, nulla si è mosso e nessun tavolo è partito. Così come si registra uno stop sulla sanità: altro tavolo che doveva essere aperto, nell’ottica della salvaguardia di un bene pubblico così prezioso per la nostra comunità. Inoltre dopo la sottoscrizione della Carta per la logistica etica, abbiamo più volte sollecitato la Città Metropolitana a procedere verso i protocolli di sito, a partire dall’Interporto. Questo per dare concreta attuazione ai principi condivisi nel protocollo. Anche qui il confronto si è arenato, anzi nessun segnale.
Nel sottolineare le singole questioni (e ne potremmo citare altre, tra cui una davvero inspiegabile e preoccupante: la mancata costituzione di un Tavolo metropolitano sulla legalità), Cgil Cisl e Uil chiedono con forza al Comune di Bologna e alla Città Metropolitana di dimostrare nei fatti il valore delle relazioni sindacali. Avevamo un metodo a Bologna per affrontare le grandi sfide: atti concreti, condivisione tra soggetti diversi, il Patto per il Lavoro e il Clima. Gli inviti a dibattiti e convegni non servono, le pur significative dichiarazioni di principio hanno bisogno di risposte ed atti concreti, lo chiedono le persone, lo chiedono i tempi ed i problemi enormi che abbiamo davanti.