Conferenza stampa dei segretari generali di Cgil Emilia Romagna, Luigi Giove e della Uil Emilia Romagna Giuliano Zignani sullo sciopero generale del 16 dicembre (Foto: Gianni Schicchi)
«Il perché di questo sciopero lo spiego con tre esempi concreti – spiega il segretario generale UIL ER, Giuliano Zignani – . Con questa manovra, le pensioni minime da 515,58 euro al mese passano a 524,34 euro al mese; l’assegno sociale da 460,28 al mese passa a 468,10 al mese. E questo sarebbe un Governo che dimostra attenzione alle fasce deboli? Ne dubito ecco perché questo sciopero è più che giustificato. In termini assoluti, questa manovra garantisce un risparmio di 920 euro a chi ha un reddito di 50mila euro, mentre di soli 200 euro a ne ha uno da 25mila.
Quello che più ci meraviglia è vedere come tutti, destra o sinistra indifferentemente, si siano uniti contro i lavoratori e i pensionati. Affermando, oltretutto, di non comprendere il perché dello sciopero generale. Perché allora preoccuparsi così tanto, attaccandoci.
Quanto alla politica, ricordo che i nostri pullman sono disposizione di quei partiti della sinistra che vi vogliono salire. Li portiamo noi a Roma. In una città come bologna, tra le più progressiste d’Europa, ricordo che se questi partiti vogliono salire, abbiamo posti a disposizione. E’ inutile che vadano a parlare ai lavoratori e poi quando è il momento di fare le cose che devono, non le fanno.
Alle imprese sono state dati 170miliardi, ai lavoratori 7 miliardi. Lo squilibrio è palese. Basta multinazionali che vengono qui a fare shopping e poi chiudono e si spostano all’estero, facendo cassa. E’ ora di parlare di lavoro, pensioni, fisco e sanità: ecco perché è importante questo sciopero»