Dichiarazione congiunta delle segreterie di Fim-Fiom-Uilm di Bologna su Green pass
Fim Fiom e Uilm di Bologna hanno richiesto, fin dai primi giorni di settembre, l’avvio un programma formativo sull’utilità della vaccinazione anti COVID-19 nei luoghi di lavoro, e in questi giorni (anche visto l’approssimarsi della data del 15 ottobre) sono moltissime le richieste di informazioni da parte dei lavoratori e delle aziende nonché le imprese in cui sono pianificati i momenti di formazione (utilizzando le ore di formazione previste dal Contratto Nazionale di Lavoro) per tutti i dipendenti anche grazie ai contatti messi a disposizione dalla Regione.
CGIL CISL UIL hanno dichiarato che, in un caso di emergenza, si debba procedere con l’obbligo vaccinale, adottando quindi legislazioni emergenziali coerenti con il dettato costituzionale, interessando tutta la popolazione, non solo i lavoratori e le lavoratrici pubblici e privati. Inoltre le Organizzazioni Confederali, unitamente a Fim Fiom e Uilm, hanno considerato una forzatura voluta in primo luogo da Confindustria l’introduzione dell’obbligo del EU Certificate COVID-19 (Green Pass) per accedere ai luoghi di lavoro.
Come FIM FIOM UILM di Bologna, insieme alle nostre delegate e delegati nelle aziende e nell’ambito dei Comitati Covid, stiamo rivendicando la gratuità dei tamponi, anche sulla base di quanto previsto dal Testo Unico per la Sicurezza (D.Lgs 81 del 2008) che prevede che nessun costo per la sicurezza può essere imputato al lavoratore.
In queste ore stanno aumentando le aziende metalmeccaniche di Bologna, a partire dalle grandi imprese e dai gruppi più importanti del territorio, che stanno concordando o comunicando ai Rappresentanti sindacali di accogliere le richieste sindacali della gratuità del tampone, attraverso diverse modalità.
Siamo però preoccupati perché ci vengono segnalati anche casi di aziende che chiedono ai lavoratori se si sono vaccinati in un quadro in cui, a partire dal 15 ottobre, sarà necessario che tutte e tutti, a partire anche dalle Autorità preposte, siano impegnati nella rigorosa applicazione delle norme a garanzia e tutela della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro, perché altre scorciatoie non possono trovare alcuna condivisione.