Dichiarazione congiunta di Annamaria Margutti (Cgil Bo); Fatima Mochrik (Cisl Bo); Elisa Sambataro (Uil Bo) su accoglienza cittadini afghani a Bologna
CGIL CISL e UIL di Bologna, in attesa degli arrivi dei cittadini Afghani, hanno avanzato alla Amministrazione di Bologna le seguenti richieste: relativamente sia all’accoglienza dei profughi Afghani, in arrivo nel nostro Paese, in Regione, in Città Metropolitana e nel comune di Bologna sia sui temi dell’immigrazione in generale:
- il riconoscimento della protezione internazionale ai cittadini afghani entrati in Italia, con procedura accelerata rispetto a quanto determinato dai tempi dell’attuale legislazione e dalla prassi in essere, per garantire a loro e ai propri familiari un’adeguata tutela;
- l’accoglienza nel sistema Sai nel territorio, dell’intero nucleo familiare al fine di consentire nel modo più adeguato possibile la comunicazione, l’assistenza psicologica, medica, la conoscenza della lingua, l’istruzione e la formazione al lavoro e l’accesso a tutti i servizi integrati alle famiglie, in particolare alle donne e ai minori, consentendo loro di restare uniti, per evitare ulteriori traumi oltre a quelli subiti dall’attuale situazione che ha prodotto la fuga dal loro Paese;
- Il rafforzamento del sistema Sai, affinché sia adeguatamente esteso e potenziato più rapidamente possibile, in alternativa al Cas;
- che l’intero sistema di accoglienza in senso lato sia adeguato alle necessità per tutti gli immigrati, affinché tutti i cittadini immigrati possano accedere ad un sistema semplificato di rilascio dei permessi, accelerato rispetto alla prassi in essere, chiaro nell’informazione di accesso agli uffici, dotati di traduzioni multilingue e di mediatori culturali, e affinché i titolari di protezione internazionale possano accedere al sistema Sai, uscendo dal sistema Cas nei tempi previsti dalla legislazione.