Dichiarazione congiunta di Interporto Bologna spa, Cgil, Cisl,Uil su accordo fondo sociale di comunità
Nell’ambito del Fondo sociale di comunità, un strumento di welfare metropolitano nato a dicembre 2020 che raccoglie risorse, beni, progetti, idee per rispondere ai bisogni economici e sociali delle persone dovuti all’emergenza Covid, Interporto Bologna SpA, CGIL, CISL e UIL, hanno unito le proprie forze per promuovere una raccolta di contributi volontari, equivalenti ad un’ora di lavoro, tra i lavoratori insediate nell’infrastruttura bolognese, assieme al contributo equivalente da parte delle imprese del comparto.
Ciò permetterà di garantire parità di accesso ai beni primari a tutte le persone che si trovano in difficoltà, raccogliendo danaro, alimenti, beni di prima necessità, dispositivi digitali e connessioni, dando un sostegno a un dignitoso abitare e progettando percorsi lavorativi e formativi innovativi e sostenibili.
“Siamo orgogliosi di aver aderito a questa iniziativa e ci auguriamo che saranno tanti i lavoratori che parteciperanno al progetto. La pandemia ha avuto conseguenze terribili sia sulla salute delle persone che sulle condizioni economiche di tanti e, in un momento come questo, siamo convinti che sia fondamentale che chi può aiuti quelli che si trovano in difficoltà”, dichiara Sergio Crespi, Direttore Generale di Interporto Bologna SpA.
Pert il segretario organizzativo Uil Emilia Romagna, Roberto Rinaldi
La nostra firma oggi rappresenta un importante tassello per la costruzione di quel welfare di comunità che ha forma e sostanza in quel Fondo sociale di comunità che la Uil ha sottoscritto con la Città metropolitana di Bologna.
La pandemia ha scardinato le nostre certezze, ma non quella che la solidarietà, il fare rete a sostegno di chi è in difficoltà sono un cardine dei valori in cui noi crediamo e che attuiamo nel nostro impegno quotidiano.
L’accordo con l’Interporto rappresenta, inoltre, una buona pratica che può essere esportata anche fuori dalla nostra realtà locale a dimostrazione del nostro riformismo lungimirante».
Le informazioni e l’avanzamento dell’iniziativa verranno pubblicati sul sito dedicato al progetto: www.dareperfare.it