Dichiarazione congiunta delle segreterie di Bologna di Filt Cgil, Fit Cisl, Uiltrasporti, Faisa Cisal e Ugl su people mover di Bologna
A seguito dell’avvio del People Mover, dopo tanti annunci e proclami, ieri abbiamo appreso a ciel sereno della soppressione della linea di collegamento tra la stazione centrale e aeroporto di Bologna.
Tutta la nostra preoccupazione è rivolta ai lavoratori (15/20 unità!) che operavano su questo servizio – alcuni anche da 25 anni circa! – che da oggi sono collocati in ferie senza sapere quale futuro li attende!
E’ incredibile che dopo tanti mesi di discussioni – nel quale avevamo già segnalato le ripercussioni sui livelli occupazionali – nessuno se ne sia occupato individuando una risposta adeguata!
Al momento le garanzie date – in primis quelle del Comune di Bologna – non sono state rispettate!
Nessun lavoratore deve restare disoccupato, specialmente in questo periodo di crisi dovuto dalla pandemia! Anche i lavoratori che usufruivano del servizio su gomma non possono restare al palo!
Il costo dei titoli di viaggio del nuovo servizio offerto dal People Mover risulta essere troppo elevato per i circa 5000 lavoratori alle dipendenze delle numerose società che operano presso il G. Marconi (già fortemente colpiti dalla cassa integrazione conseguente al crollo dei voli nazionali ed internazionali), lasciandoli senza la possibilità di poter utilizzare un mezzo pubblico.
Ricordiamo che a tal proposito il prezzo del biglietto è di 9€ circa per singola corsa!
E’ necessario che il Comune di Bologna intervenga per garantire i livelli occupazionali dei lavoratori e per i prezzi calmierati per i lavoratori delle società aeroportuali»