Unipol è il più grande gruppo assicurativo italiano che produce prodotti finanziari ed assicurativi, servizi di ogni genere e campagne pubblicitarie martellanti lo rendono famoso ed affermato tra tutti noi. Ma nel gruppo Unipol non tutte le lavoratrici e i lavoratori possono contare su una contrattazione collettiva ed individuale che rispecchi questa realtà economica.
Per esempio, tutte le aziende che producono servizi tecnologici o per la mobilità (tra questi il tanto pubblicizzato Unipolmove) non hanno salario variabile, non hanno indennità connesse alla propria professionalità e un quadro di diritti e opportunità organizzative limitate. Insomma, sono lavoratrici e lavoratori di serie B.
Per questo FILCAMS CGIL – FISASCAT CISL – UILTuCS insieme alle proprie rappresentanze sindacali unitarie e alle lavoratrici e ai lavoratori avevano elaborato una serie di richieste utili a migliorare le condizioni di lavoro e salariale delle persone. Ma, dopo mesi di colloqui, di riunioni e trattative l’azienda ha ritirato ogni disponibilità e ha proposto solo di trasformare in accordo i regolamenti ad oggi applicati, senza fare un passo in avanti per ridurre le differenze tra lavoratori e lavoratrici.
Inoltre la nuova beffa è stata la decisione unilaterale dell’azienda di abolire lo smart working ed imporre il rientro in sede di parte del personale impiegato nelle aziende del Gruppo Unipol, assunta con atteggiamento autoritario e senza alcuna disponibilità al confronto con le Organizzazioni Sindacali, è inaccettabile!
Tale decisione non è supportata da alcun dato concreto. Risvolto ancora più grave acquista la decisione del Gruppo di effettuare una discriminazione tra dipendenti, decidendo di confermare lo smart working in alcune aziende mentre lo revoca in altre. Creando ancora una volta dipendenti di serie A e dipendenti di serie B! Tale scelta discrimina lavoratori e lavoratrici che dal 2020 in avanti hanno sempre dimostrato che il lavoro da remoto non ha mai influenzato la loro produttività e professionalità, tanto che il gruppo ha continuato a crescere nei 4 anni di utilizzo dello smart working.
Di fronte a questa situazione inaccettabile da oggi le lavoratrici e i lavoratori del gruppo Unipol, del comparto terziario, sono in lotta con lo stato di agitazione e le iniziative di sciopero che partiranno sin dalle prossime ore.
A Bologna, è stata proclamato 8 ore di sciopero per la giornata del 20 di dicembre 2024 prevedendo anche un presidio presso la zona antistante l’ingresso UnipolSai S.p.A. via Stalingrado n. 37, 40128 Bologna dalle ore 10 alle ore 13.