Dichiarazione delle segreterie di Cgil-Cisl-Uil Emilia Romagna su liste di attesa in saità
Cgil Cisl Uil Emilia Romagna, unitamente alle categorie dei pensionati e dei lavoratori, esprimono soddisfazione per il proficuo confronto sviluppato con l’assessorato per le politiche per la Salute e la Direzione Generale sulle recenti scelte di programmazione regionale, in particolare in materia di abbattimento dei tempi d’attesa per le prestazioni specialistiche.
La delibera regionale oggetto della discussione prevede, per ogni azienda sanitaria, un piano straordinario di incremento delle prestazioni specialistiche ambulatoriali da realizzare entro il 2024, facendo ricorso a efficientamenti organizzativi e assunzioni finalizzate, prestazioni aggiuntive del personale dipendente e, in subordine, al privato accreditato.
A questo primo parziale intervento di natura emergenziale, si affianca un insieme strutturato di misure da sviluppare nel medio-lungo termine, finalizzato alla migliore gestione delle agende di prenotazione, ad un nuovo paradigma di presa in carico delle patologie croniche e di tutte le prestazioni successive alla prima visita, al miglioramento dell’appropriatezza prescrittiva, alla più puntuale contrattualizzazione delle caratteristiche delle prestazioni acquisite dal privato accreditato, all’apporto che potrà essere fornito dagli specializzandi, in raccordo con l’Università.
Ognuno di questi temi, a partire nell’immediato dai piani aziendali di incremento delle prestazioni, dovrà essere preceduto da un confronto di dettaglio regionale e territoriale con le Organizzazioni Sindacali Confederali e seguito da monitoraggi e rendicontazioni, anche al fine di verificare l’efficacia concreta degli strumenti individuati e la coerenza con l’implementazione della rete assistenziale di prossimità.
Oltre al personale appositamente assunto per lo smaltimento delle liste d’attesa, la Regione ha inoltre garantito che entro fine anno verrà integralmente sostituito il personale cessato nel corso del 2024. E’ inoltre prevista l’assunzione a tempo indeterminato del personale in possesso dei requisiti per la stabilizzazione.
Infine, proseguirà il confronto sulla riorganizzazione della rete regionale dell’Emergenza-Urgenza e il progressivo sviluppo dei Centri di assistenza e urgenza (CAU), sull’attuazione del PNRR e sullo sviluppo della rete della sanità territoriale, oltre che sulla salute mentale e sui tempi d’attesa per gli interventi chirurgici programmati.
Cgil Cisl Uil, tenuto conto del sottofinanziamento del Sistema Sanitario Nazionale e dei perduranti vincoli nazionali su assunzioni e spesa per il personale che condizionano gravemente la programmazione regionale, ritengono che il complesso degli interventi predisposti e le verifiche previste possano produrre miglioramenti nell’accesso alle prestazioni specialistiche, nell’ottica dell’effettiva tutela del diritto alla salute, evitando così indebiti costi a carico dei cittadini o la rinuncia alle cure.