Dichiarazione congiunta delle segreterie di Cgil-Cisl-Uil ER su ricostruzione post alluvione
Il 22 marzo 2024, si è tenuta la riunione del Patto per il Lavoro e per il Clima con la partecipazione del Commissario Straordinario per la ricostruzione Figliuolo.
Nel corso della riunione, la Regione ha presentato al Commissario le proposte di modifica alle norme e alle Ordinanze condivise da tutti i firmatari del Patto, che raccolgono in larga misura le sollecitazioni sollevate da CGIL CISL UIL Emilia Romagna in queste settimane.
Come Organizzazioni Sindacali condividiamo la scelta della Regione di presentare al Commissario un documento condiviso, che valorizza il lavoro svolto nell’ambito del Patto per il Lavoro e per il Clima con la partecipazione attiva di tutte le parti sociali e degli enti locali.
Crediamo sia necessario dare seguito a questo metodo, che vede il Patto per il Lavoro e per il Clima tornare ad essere cabina di regia di un confronto costante.
A quasi un anno dall’alluvione, la situazione nei territori alluvionati è sempre più difficile: al netto di CAS e CIS, alle famiglie colpite non è ancora arrivato nessun risarcimento ed è ormai chiaro che le procedure previste dalle Ordinanze vanno migliorate e semplificate.
Serve un salto di qualità nel mettere in campo risorse e soluzioni ai problemi, altrimenti la promessa del Governo di risarcire il 100% dei danni resterà solo sulla carta.
Allo stesso tempo, la strada della ricostruzione è lunga e complessa: mettere in sicurezza e ricostruire il territorio è una sfida che richiede risorse adeguate, personale dedicato, capacità di ascolto e partecipazione delle comunità. Elementi che ad oggi devono essere fortemente rafforzati.
Nel corso della riunione abbiamo ribadito le questioni che riteniamo prioritarie: modifica della normativa per garantire il risarcimento dei danni ai beni mobili; stanziamento delle risorse necessarie per coprire il risarcimento del 100% dei danni subiti e per la ricostruzione (garantendo che le risorse PNRR siano aggiuntive e non sostitutive di quelle già stanziate); semplificazione delle procedure per l’erogazione dei risarcimenti; possibilità per i cittadini di accedere agli sportelli territoriali di assistenza; rafforzamento degli organici degli Enti Locali, in particolare dei piccoli comuni (sono stati assunti solamente poche decine di tecnici dei 216 per cui sono state stanziate le risorse); predisposizione dei piani speciali per la ricostruzione con il protagonismo delle comunità, mettendo al centro sicurezza del territorio e qualità del ricostruito.
Abbiamo inoltre ribadito la necessità che la ricostruzione tenga assieme la messa in sicurezza del territorio con la sostenibilità ambientale e sociale per garantire che il territorio sia in grado di affrontare gli eventi estremi che il cambiamento climatico comporta: bisogna ricostruire meglio di prima, non come prima.
E’ prioritario mettere al centro la legalità e il contrasto alle infiltrazioni criminali, la qualità del lavoro e la sicurezza sul lavoro. In questo senso, abbiamo richiesto al Commissario di conoscere l’esito del Protocollo di Legalità tra Commissario e Prefetture di cui era stata annunciata la sottoscrizione lo scorso dicembre.
Auspichiamo ora che il Commissario Figliuolo adotti con rapidità le modifiche alle ordinanze e si faccia promotore nei confronti del Governo, insieme al Patto per il Lavoro e per il Clima, degli interventi di modifica normativa che sono necessari per garantire l’effettività dei risarcimenti e la qualità della ricostruzione.