Dichiarazione congiunta delle segreterie di Feneal Uil, Filca Cisl, Fillea Cgil su morte sul lavoro in provincia di Bologna
Ancora una volta si muore sul lavoro. Tommaso, 50 anni, una vita spezzata nella tragedia sul lavoro avvenuta nella giornata di sabato 16 dicembre nel cantiere dell’autostrada A1.
Come Fillea- CGIL, Feneal -UIL e Filca – CISL del territorio di Bologna, oltre ad esprimere il nostro profondo cordoglio, ci stringiamo attorno alla famiglia del lavoratore colpita dal grave lutto, alla quale vogliamo esprimere tutta la nostra vicinanza e solidarietà. Solo poche settimane fa, assieme alle confederazioni CGIL CISL e UIL, abbiamo fatto una grande manifestazione all’aeroporto Marconi di denuncia della mancanza di sicurezza e della necessaria cultura della sicurezza, e su questo tema non possiamo fermarci.
In attesa di comprendere le dinamiche dell’infortunio mortale, denunciamo che nella città Metropolitana di Bologna un’altra vita umana è stata spezzata sul lavoro ed è stata strappata all’affetto della sua famiglia.
Per questo riteniamo che si debba fare molto di più per salvare la vita e la salute delle lavoratrici e dei lavoratori.
Fillea Cgil, Feneal UIl e Filca Cisl, unitamente alle confederazioni Cgil-Cisl-Uil del territorio di Bologna, chiedono
alla Prefettura di essere convocati assieme alle Istituzioni preposte, iniziando dalla Città Metropolitana ed all’Itl ed al gruppo interforze per costituire un tavolo permanente sulla sicurezza in edilizia.
Ribadiamo che è necessario una azione congiunta e costante che si occupi del tema della sicurezza, e non solo quando avviene una tragedia.
Riteniamo che dei nuovi Ispettori del lavoro che arriveranno a Bologna, una parte sia dedicata specificatamente al settore edile. Introdurre la patente a punti, che riconosca alle aziende i meriti e penalizzi quelle che non si curano della salute e della sicurezza dei lavoratori, anche mediante l’esclusione dalla partecipazione agli appalti pubblici per chi non rispetta le norme di sicurezza e prevenzione ed introdurre il reato di omicidio sul lavoro potrebbe esserci d’aiuto a creare la cultura della sicurezza.
Ci rivolgiamo alle autorità locali, alle istituzioni preposte e alle associazioni imprenditoriali del settore edile affinché l’impegno alla salute e sicurezza nei posti di lavoro, parta dalla cultura della sicurezza all’interno delle aziende.
La salute e sicurezza non si realizza con le sole norme, se la cultura dominante è quella che la vita e la salute vengono
dopo il guadagno, non è possibile continuare a morire sul lavoro, il lavoro non può essere sinonimo di morte. Zero morti sul lavoro deve essere l’obiettivo e l’impegno che si assumano le istituzioni i lavoratori le imprese e la società civile.
Per questo Fillea – CGIL, Feneal -UIL e Filca -CISL del territorio di Bologna, al fine di tenere alta l’attenzione sulla
drammatica situazione dei morti sul lavoro sul territorio provinciale proclamano lo stato di agitazione e lo sciopero generale del settore edile di 8 ore per il giorno 22 dicembre 2023.