Dichiarazione congiunta della segretaria generale Uil pensionati Emilia Romagna, Rosanna Benazzi su pensioni
«Ci risiamo: legge di Bilancio nuova, meccanismo per far quadrare i conti vecchio. Ovvero frugare nelle tasche dei pensionati. Pensionati già alle prese con un’inflazione galoppante che mette a rischio la loro dignità personale.
Con un aggravio in più: essere femmina. In Emilia Romagna, a fronte di un pensionato che riceve 1.725 euro lordi, abbiamo una pensionata che ne incassa 976 euro (circa il 38%). Con tutto ciò che ne consegue anche nella quotidianità. Tutto ciò è indegno e incivile!
Ma non è tutto: come Uil Pensionati abbiamo avviato alcune cause pilota (ha aderito anche un pensionato emiliano-romagnolo) contro il taglio della rivalutazione delle pensioni di importo superiore a quattro volte il trattamento minimo. Abbiamo depositato una diffida all’Inps e adesso procederemo alla seconda fase, con l’invio delle cause ai diversi Fori competenti e l’obiettivo è arrivare alla Corte Costituzionale. Naturalmente, il nostro impegno è rivolto anche alle pensioni di importo più basso per le quali, ad esempio, chiediamo l’ampliamento della quattordicesima e l’incremento delle somme per chi già la riceve e la riduzione delle tasse.
Le nostre richieste sono chiare per tutta risposta il Mef chiede all’Inps di simulare l’impatto di nuovi tagli sugli assegni pensionistici. Non c’è bisogno di nessuna simulazione. Gli effetti di un nuovo taglio sulla rivalutazione sarebbero devastanti. Si tratta di affamare la classe media, in particolare quattro milioni di pensionate e pensionati, già messi in ginocchio dal mancato adeguamento dell’anno scorso.
L’ipotesi di un ulteriore taglio per noi non è nemmeno da considerare e, in caso si realizzasse, di certo non staremmo fermi. Come, non rimarremo con le mani in mano se nella Legge di Bilancio non ci fossero finanziamenti adeguati per la Non Autosufficienza e per potenziare la sanità pubblica, ormai in ginocchio».