Dichiarazione del segretario generale Uil Emilia Romagna, Marcello Borghetti sulla ricostruzione in Emilia Romagna
«Come Uil Emilia Romagna siamo molto preoccupati per la mancanza di risposte nell’ultimo decreto varato dal recente Cdm, in merito alla ricostruzione post alluvione.
Una sorta di spada di Damocle sembra pendere sui territori alluvionati ovvero di una valutazione “politicizzata” della situazione. Una valutazione dei danni ‘di parte’ che interferisce su ciò che c’è da fare per dare una risposta concreta e rapida ai problemi urgenti che la ricostruzione impone.
Le richieste degli emiliano romagnoli, quindi di famiglie, imprese, cittadini sono pressanti, nette e a ragion veduta.
I cittadini e con loro la Uil Emilia Romagna chiede una forte accelerazione delle procedure per gli indennizzi a partire dal ripristino di collegamenti viari che ancora impediscono a tanti, troppi – cittadini e imprese – il diritto di muoversi in sicurezza.
L’ultimo decreto, varato dal governo Meloni, non ha accolto la richiesta avanzata dalla Regione Emilia-Romagna, in accordo con i firmatari del Patto per il lavoro e il clima tra cui la Uil ER, di spostare, sugli indennizzi a famiglie e imprese alluvionate, un miliardo di euro non spesi e in larga parte non più spendibili in ammortizzatori e fondi per l’internazionalizzazione.
Confidiamo che il Governo e la struttura commissariale, sappiano dare il colpo d’ala – che sia però rapido, pragmatico ed efficace – rispondendo alle richieste dei cittadini e ai territori danneggiati dall’alluvione di maggio.
Il nostro auspicio è che, al netto dell’evidente forte ritardo nella ricostruzione e delle sterili polemiche politiche, nessuno dimentichi come la ricostruzione incida in modo concreto nella vita delle persone che aspettano risposte altrettanto concrete»