Dichiarazione congiunta delle segreterie di Cgil-Cisl-Uil dell’Emilia Romagna e di Sunia-Sicet-Uniat dell’Emilia Romagna su rimborsi cittadini alluvionati
Nei provvedimenti emessi per i ristori alle popolazioni colpite dall’alluvione del maggio 2023 vi erano lacune che come organizzazioni sindacali Confederali e degli inquilini abbiamo immediatamente segnalato al Parlamento e ai ministri competenti, suggerendo emendamenti ai testi in corso di conversione in legge.
Dobbiamo denunciare che, tra queste, è mancata al momento della conversione in legge dei decreti governativi per gli aiuti alle popolazioni alluvionate una misura di equità che doveva essere riservata a quella parte di cittadini che, per ragioni di lavoro o di studio, si trova a vivere pro tempore, nei territori alluvionati e che hanno subito danni a causa delle esondazioni ed allagamenti.
In particolare, nel Decreto legge 61/2023, e nella ordinanza 74 relativa al CAS si prevedevano rimborsi esclusivamente per chi era residente, mentre per chi era domiciliato con un regolare contratto di affitto non si prevedeva nulla creando una disparità di trattamento inaccettabile. Stiamo parlando di lavoratori o studenti regolari fuori sede a cui è stato negato un diritto.
Contemporaneamente nell’ordinanza 999 della Protezione Civile non si prevedeva la possibilità di richiesta disgiunta di primi risarcimenti dei danni subiti dall’inquilino e dal proprietario dell’immobile, creando innumerevoli contenziosi.
L’aver posto al Parlamento, da parte del Governo, il voto di fiducia sui provvedimenti, senza minimamente affrontare entrambi i punti, ha determinato nei confronti di chi era inquilino e domiciliato con un regolare contratto di affitto, l’impossibilità di avere accesso a risarcimenti, oltre ai ritardi negli aiuti (sono passati oramai 3 mesi dall’alluvione).
Come OO.SS. avevamo presentato, inoltre, emendamenti per la sospensione degli sfratti e per il rifinanziamento del Fondo affitti e del Fondo morosità incolpevole, ma anche su questo non c’è stata nessuna risposta positiva.
E’ assolutamente indispensabile che il Commissario Straordinario Generale Figliuolo si faccia carico anche di questi problemi affinché si possano ottenere a breve risposte risolutive con un provvedimento specifico.