Dichiarazione delle segreterie territoriali di Femca Csil, Filctem Cgil e Uiltec Uil su Bio On
Nella giornata di oggi si è tenuto il previsto incontro presso il tavolo di salvaguardia della Citta Metropolitana” di Bologna rispetto alla situazione di Bio-On.
A fronte delle sollecitazioni espresse dalle istituzioni e dalle organizzazioni sindacali per avere chiarimenti rispetto al percorso di ripartenza delle attività del sito di Castel San Pietro, le risposte della Direzione Aziendale di Maip/Haruki sono state parziali ed per quanto ci compete, sono assolutamente insoddisfacenti.
La nuova proprietà ha ribadito la voglia di far ripartire un ragionamento imprenditoriale per la ricerca e sviluppo del PHA (il polimero naturale oggetto delle attività di Bio-On) sul nostro territorio. Un percorso da integrare con le produzioni che Maip porta avanti soprattutto in Piemonte.
Ma rispetto alle modalità con cui far crescere questo progetto abbiamo fatto fatica a capire come e quando.
La cosa che ci ha maggiormente preoccupati é come Maip/Haruki in questi mesi, nonostante le nostre disponibilità al confronto, abbia sistematicamente evitato di incontrarci per illustrarci le difficoltà oggi esplicitate. Difficoltà che possiamo anche capire e comprendere ma che, se esistono, andavano già discusse ed affrontate con noi e con le
istituzioni da tempo senza bisogno di far scoppiare il caso con questo fragore.
Come sindacato, supportati dalla Città Metropolitana e dalla Regione abbiamo ribadito che, in questa provincia e nel territorio regionale emiliano-romagnolo i problemi si affrontano con il dialogo ed il confronto. Un modo di operare che ha fatto si che si siano sempre trovate soluzioni utili e praticabili per favorire anche nei limiti delle risorse disponibili le condizioni per la ripartenza di tanti progetti industriali che sembravano
arenati.
Se si vuole rassicurare un territorio sulla bontà delle proprie intenzioni, lo si fa da noi, partendo dal mantenimento di tutti gli organici oggi presenti e nel rispetto del contributo che i lavoratori della plants hanno dato in
questi difficili anni.
Temiamo dopo il confronto di oggi che il giorno 26 p.v. non ci siano le condizioni per completare il percorso condiviso dalla curatela con il tribunale fallimentare di Bologna e che si apra la triste prospettiva per questi lavoratori del concretizzarsi la definitiva perdita del posto di lavoro.
Proviamo quindi, nonostante la discussione di oggi, attraverso questo comunicato a richiamare al senso di responsabilità sociale la proprietà di Maip/Haruki, invitandola a riaprire il contratto di Service verso la Plants e
presentandosi alla prossima gara per l’affidamento della stessa con un’offerta, che oltre per gli assets materiali, si faccia carico pure delle persone della Plants.
La nostra regione è sempre stata caratterizzata da questo modo di fare. Nessuno ha nulla contro Maip/Haruki, non vorremmo però che in questo momento la nuova compagine proprietaria si faccia mal consigliare e comprenda che, le istituzioni e il sindacato, hanno come unico obiettivo lo sviluppo e crescita del nostro territorio sia in termini sociali che economici.