Marcello Borghetti è il nuovo segretario generale della Uil Emilia Romagna. Eletto all’unanimità dai 131 componenti del Consiglio confederale della Uil Emilia Romagna, il neo segretario generale della Uil Emilia Romagna succede a Giuliano Zignani che è stato nominato presidente nazionale dell’Ital Uil, il patronato della Uil. Il nuovo segretario generale resterà in carica per i prossimi quattro anni.
L’elezione è avvenuta alla presenza del segretario generale Uil, Pierpaolo Bombardieri. (Foto: Gianni Schicchi)
«Ringrazio tutta la Uil Emilia Romagna per la fiducia che mi ha accordato in tutti questi anni – commenta l’ex segretario generale Uil Emilia Romagna, Giuliano Zignani -. La Uil Emilia Romagna è la mia casa che lascio molto a malincuore, ma quando vieni chiamato dalla Uil nazionale non puoi far altro che accettare. Sono certo, anzi sono sicuro, di aver lasciato la Uil Emilia Romagna in ottime mani: Marcello Borghetti sarà un ottimo segretario generale.
In questi anni la Uil Emilia Romagna è molto cresciuta: nel 2014 al 2022 siamo passati passato da 93mila iscritti a 120.417 iscritti, segno che i lavoratori e i pensionati credono nel nostro impegno e nella nostra coerenza.
Come Uil Emilia Romagna, ci siamo trovati di fronte a sfide complesse: la crisi economica, la disoccupazione galoppante, la pandemia, la sanità emiliano-romagnola da difendere. Ora la ricostruzione in Romagna. La Uil Emilia Romagna saprà affrontare tutto questo, andando anche controcorrente perché da sindacato delle persone, noi facciamo l’interesse della comunità e diamo voce a chi non ce l’ha, difendendo i loro diritti».
«Sono molto grato per la fiducia che mi è stata accordata dal Consiglio confederale per questo nuovo incarico importante e prestigioso, ma con molte sfide davanti – commenta il neo segretario generale Uil Emilia Romagna, Marcello Borghetti -. Non fosse altro perché raccolgo l’eredità di assoluto ‘peso’ del mio predecessore, Giuliano Zignani. Le sfide che abbiamo di fronte sono davvero rilevanti. A cominciare dalla ricostruzione in Romagna dopo la recente alluvione. L’Emilia Romagna è una regione che vanta un’economia che macina utili. Al tempo stesso, però, non mancano le fragilità. Dal tema della casa a quello della sanità, passando per il diritto allo studio, al welfare fino alla tutela dei diritti e del reddito di lavoratori e pensionati: sono ambiti in cui vi sono crepe, con gravi diseguaglianze e sofferenze, che per la Uil Emilia Romagna non devono precipitare in voragini. Su questo m’impegnerò nei prossimi anni nel solco tracciato da chi mi ha preceduto e della condivisione».