Dichiarazione congiunta delle segreterie di Bologna di Filt Cgil, Fit Cisl, Uiltrasporti, Ugl Ta su aeroporto di Bologna
L’attenzione, l’impegno di queste organizzazioni sindacali nei confronti della salute e della sicurezza, non solo delle lavoratrici e dei lavoratori, ma anche dei cittadini utenti è sempre stata massima.
Non si può che valutare utile l’attenzione dell’amministrazione di Bologna in considerazione dell’impatto dei voli serali/notturni che generano su una parte importante del nostro territorio quale il quartiere Navile, per quanto esplicitata con modalità particolarmente repentine che mal si conciliano con l’esigenza di strutturare un percorso condiviso che non comporti riflessi negativi.
Crediamo altrettanto importante e utile riportare alcune considerazioni al riguardo.
Dei circa nove milioni di passeggeri dello scalo Marconi, almeno tre milioni degli stessi utilizzano lo scalo di Bologna per motivi di carattere sanitario, avendo la necessità di ricorrere ai servizi ospedalieri del territorio della città metropolitana di Bologna, caratterizzandosi anche come uno scalo aeroportuale del territorio nazionale italiano come un importante servizio di carattere sociale.
Se la volontà resta quella di preservare l’operatività e la capacità di generare traffico passeggeri dello scalo aeroportuale è necessario considerare anche gli effetti che un orario ridotto di operatività dello stesso comporterà, state i limiti infrastrutturali dell’aerostazione, con il rischio di congestionare ulteriormente una struttura delicata in termini di sicurezza e vivibilità.
Così come è basilare sapere che la chiusura ai voli serali/notturni comporterebbe una messa in discussione di decine di posti di lavoro. Questo nell’immediato. In seguito, poi, si determinerebbe una minore appetibilità all’utilizzo dello scalo Bolognese delle compagnie aeree con ulteriori riflessi sulla tenuta occupazionale. Ad oggi sono circa 5.500 le lavoratrici e lavoratori che prestano a vario titolo la loro mano d’opera all’interno dello scalo, nonché 20.000 circa nell’indotto aeroportuale.
Come organizzazioni sindacali abbiamo sempre avanzato proposte e possibili soluzioni che possano essere condivise da tutti i soggetti interessati, cittadini , lavoratori, imprese. Chiediamo pertanto di avere un confronto con l’Amministrazione Comunale, con la quale peraltro abbiamo sempre costruito positive relazioni industriali.