Dichiarazione congiunta delle segreterie di Cgil-Cisl-Uil Emilia Romagna su alluvione
L’alluvione che sta colpendo la regione Emilia-Romagna è un evento di portata storica e con conseguenze drammatiche.
Come Organizzazioni Sindacali esprimiamo il nostro cordoglio per le vittime e ci stringiamo al fianco delle migliaia di persone evacuate in queste ore e a tutti coloro che stanno subendo danni alle proprie abitazioni e alle proprie attività.
Ringraziamo inoltre le lavoratrici e i lavoratori del sistema di gestione dell’emergenza, le forze dell’ordine e tutti i volontari che, da ogni angolo della regione e d’Italia, stanno portando il proprio contributo per dare assistenza alle persone colpite.
In questa fase, la priorità assoluta deve essere la messa in sicurezza e l’assistenza delle persone e dei territori, per questo chiediamo che vengano messi a disposizione dal Governo tutti i mezzi e le persone necessarie.
Oltre alle migliaia di persone evacuate dalle proprie case che devono essere assistite e per le quali è necessario prevedere soluzioni adeguate anche di lungo periodo, in diverse province della regione si segnalano significative, diffuse e persistenti interruzioni della corrente elettrica, delle linee telefoniche e delle reti di comunicazione. A questo si aggiunge l’assoluta emergenza derivante dalla diffusa interruzione della viabilità stradale, autostradale e ferroviaria in larga parte del territorio e in particolare nelle aree interne e periferiche. Tutto ciò rende ancor più difficoltoso prestare assistenza e soccorso.
Per queste ragioni, riteniamo assolutamente necessario garantire il massimo sostegno alle lavoratrici e ai lavoratori impossibilitati a lavorare, che, di conseguenza, corrono il serio rischio di perdere salario e contributi. In un momento particolarmente drammatico come questo, è indispensabile che nessuno metta in alcun modo a rischio la propria sicurezza e la propria salute, e per fare questo occorre continuare a lavorare solo laddove le condizioni lo consentano, magari incentivando l’utilizzo dello smart working nella misura in cui ciò sia possibile.
I danni subiti da infrastrutture pubbliche, imprese, case e beni privati risultano drammatici. Gli interventi di emergenza richiederanno settimane, mentre il ripristino potrà prevedere tempi ancora più lunghi. Sono quindi decine di migliaia le lavoratrici e i lavoratori che hanno dovuto sospendere l’attività lavorativa e in molti settori – a partire dall’agricoltura e dall’allevamento – è altissimo il rischio che le attività possano non poter riprendere in tempi rapidi.
A questo fine, è assolutamente urgente che il Governo metta fin da subito e rapidamente a disposizione risorse adeguate alle prime necessità e si prepari a stanziare le ingentissime risorse che serviranno per gli interventi di ripristino necessari.
Allo stesso tempo, occorre immediatamente dare seguito a misure urgenti a tutela delle famiglie e delle imprese: blocco dei mutui, contributi ai cittadini per i danni subiti (case, automobili e mezzi di trasporto, ecc), accesso agevolato al credito.
Dal punto di vista del lavoro è certamente necessaria l’approvazione in tempi rapidissimi di un Decreto Legge speciale che preveda fin da subito misure efficaci e tempestive. Occorrono provvedimenti per rendere più veloce possibile l’erogazione degli ammortizzatori sociali per le lavoratrici e i lavoratori colpiti, il blocco dei contatori degli ammortizzatori sociali e misure straordinarie per dare risposte ai lavoratori esclusi dagli ammortizzatori “standard”, a partire dai lavoratori “avventizi” impiegati nell’agricoltura e da tutti i lavoratori precari e autonomi per i quali gli strumenti ordinari non possono essere sufficienti. E’ necessario a tal fine prevedere strumenti straordinari di sostegno al reddito, anche sul modello degli strumenti adottati durante la pandemia, e la copertura previdenziale.
Va inoltre data copertura attraverso gli ammortizzatori sociali a tutte le lavoratrici e i lavoratori che, a causa dell’alluvione, non possono e non potranno recarsi sul posto di lavoro, che ad oggi non sono coperti da nessuno strumento di sostegno al reddito.
Riteniamo, inoltre, necessario che si mantenga aperto il confronto costante a livello regionale come fatto in queste settimane e si aprano tutti i tavoli di confronto con gli assessorati competenti, ivi compreso il tavolo sulla continuità scolastica e la messa in sicurezza dell’anno scolastico.
E’ necessario altresì che si aprano in tutti i territori tavoli di monitoraggio permanenti, con il coinvolgimento delle parti sociali, per condividere le azioni emergenziali da mettere in campo e raccogliere a livello istituzionale le problematiche che emergeranno in ogni territorio.
Queste sono le prime richieste urgenti che come Organizzazioni Sindacali rivolgiamo al Governo e alla Regione Emilia-Romagna. Chiediamo infine alla Regione, per quanto non di propria diretta competenza, di sostenere tali richieste nel confronto in atto con il Governo stesso.