Dichiarazione congiunta di Sunia, Sicet, Uniat di Bologna su case Erp Case Erp servono risorse non nuovi regolamenti
L’emergenza sociale che stiamo vivendo anche nella nostra città non si affronta di certo con nuove regole di assegnazione , invocate anche qui da qualche forza politica già bocciate dalla recente sentenza della Corte Costituzionale come nel caso di Ferrara, la cui modifica del regolamento di assegnazione di alloggi pubblici avrebbe penalizzato soprattutto nuclei familiari non originari della città.
Inutile continuare a citare dati sulle assegnazioni a cittadini stranieri residenti quando il dato provinciale dimostra ancora una volta inequivocabilmente che su 18.000 alloggi Erp della provincia la larga maggioranza è rappresentata dagli italiani (74,7%) contro 3,35% cittadini Unione Europea e 22,58 cittadini extra UE.
Occorre invece concentrarsi su altre questioni di maggior importanza come ad esempio la necessità di finanziare l’edilizia residenziale pubblica che con i canoni degli assegnatari non può reggere a lungo o la necessità di individuare nuovi alloggi da destinare a canone sociale. Abbiamo necessità , sempre di più, per la nostra città del futuro di non erigere barriere ma di creare misure di ampio respiro volte all’inclusione sociale che passa anche attraverso un’edilizia residenziale pubblica ed accessibile a tutti.
Sarebbe piuttosto il caso, rivolgendosi alle forze politiche di Governo, di farsi carico delle migliaia di lavoratori che hanno fatto domanda di contributo affitto e ancora aspettano poiché le risorse per il 2022 sono insufficienti e addirittura non previste nella Legge di bilancio 2023.
Anche per queste ragioni Sunia Sicet e Uniat aderiscono alla mobilitazione nazionale di Cgil, Cisl, Uil “Per una nuova stagione del lavoro e dei diritti” che farà tappa a Bologna, il 6 maggio prossimo e invitano tutti gli iscritti a partecipare.