Dichiarazione congiunta delle segreterie di Bologna di Slc Cgil, Fistel Cisl, Uilcom Uil su Rotopress
A un anno dall’inizio del presidio di lotta dei lavoratori della Rotopress davanti alla sede del Resto del Carlino ancora la vertenza non ha trovato una piena risoluzione.
I lavoratori hanno lottato per evitare una delocalizzazione realizzata dalla proprietà Gruppo Pigini che ha spostato tutte le commesse da Bologna nella sede di Loreto (An) senza peraltro che questo impedisse l’inizio di una crisi anche in quello stabilimento, come peraltro da tempo preannunciavamo, purtroppo inascoltati.
I lavoratori hanno inoltre manifestato per impedire la chiusura dello stabilimento, ma non hanno mai precluso una soluzione che salvaguardasse per tutti le professionalità acquisite tramite adeguate ricollocazioni sul territorio.
Ma anche su questo fronte abbiamo avuto molti impegni, anche in sede istituzionale, ma pochi risultati: buona parte dei lavoratori le ricollocazioni le hanno dovute trovare da soli, e quelle avvenute tramite la Azienda si sono rivelate tutte molto al di sotto dei livelli professionali e reddituali che si erano impegnati a garantire ai tavoli sindacali.
Ci sono ancora 10 lavoratori che attendono soluzioni congrue dal tavolo delle trattative, dove invece ricevono solo minacce di veder ridurre ulteriormente e in modo discrezionale le poche offerte sinora fatte, in attesa del licenziamento.
I lavoratori vedono così estenuati tutti gli sforzi sinora fatti per governare in maniera equilibrata una crisi che ferisce il tessuto produttivo del nostro territorio, ma non si arrendono grazie anche alla solidarietà manifestata dalla comunità, da tutto il Consiglio comunale di Bologna e dalla Regione Emilia-Romagna.
Nessuno sarà lasciato solo.