Dichiarazione congiunta delle segreterie di Bologna di Filcams Cgil, Fisascat Cisl e Uiltucs su vigilanza privata
Ancora una volta, gli addetti alla sicurezza privata sono costretti a mobilitarsi per chiedere a gran voce il rinnovo del Contratto Collettivo di Lavoro.
Lo faranno il 27 marzo 2023 con un presidio territoriale con manifestazione presso la stazione di Bologna a partire dalle ore 14.30 a sostegno della vertenza nazionale.
Dopo oltre 7 anni dalla scadenza del Contratto Nazionale di lavoro per i dipendenti da istituti di vigilanza privata/servizi fiduciari e di trattative per il rinnovo che si sono dimostrate dilatorie e inaccettabili, il confronto con le associazioni datoriali, nonostante le proposte concrete ed equilibrate fatte dalle organizzazioni sindacali, ad oggi non ha ancora portato alla definizioni di soluzioni su punti cruciali come: incrementi salariali, cambi appalto, classificazione del personale, salute e sicurezza e contrattazione di secondo livello.
Nel mese di febbraio 2023 le Organizzazioni Sindacali Nazionali hanno avuto un incontro con il Ministero del Lavoro al quale è stato esposto lo stato attuale della trattativa che di fatto si è fermata il 10 gennaio scorso e che da allora non ha prodotto ulteriori date in cui proseguire il confronto negoziale.
Nel frattempo le situazioni vertenziali stanno aumentando in modo esponenziale e queste, con il coinvolgimento anche dei committenti, spesso pubblici.
Sul territorio Bolognese sono circa 5.000 gli addetti del settore tra guardie particolari giurate e servizi di portierato/fiduciari che svolgono la loro attività nei punti strategici della città metropolitana.
Risulta infatti incomprensibile come in un settore determinante per la sicurezza dei cittadini e del patrimonio pubblico e privato, dove le politiche di dumping contrattuale sono all’ordine del giorno, drogando il mercato, in spregio alle norme in materia di appalti, dove sempre più lavoratori abbandonano il settore alla ricerca di altro o le Aziende sono costrette a cercare addetti sottraendoli alla concorrenza, le parti datoriali continuino a non capire che solo un Contratto Nazionale che si applichi a tutti gli addetti alla sicurezza privata e servizi fiduciari può garantire la sopravvivenza dell’intero settore e il benessere dei propri dipendenti.
Le lavoratrici ed i lavoratori della vigilanza privata e fiduciaria non si arrenderanno e ora più che mai, da questo territorio chiedono “diginità, rispetto e regole!!!
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