Dichiarazione congiunta delle segreterie di Fp Cgil Bologna; Fp Cgil Area metropolitana Bologna; Uil Fpl ER su presidio sanità
Dopo le iniziative che venerdì 3 marzo hanno visto Cgil, Cisl e Uil raccogliere centinaia di firme in Ausl, Sant’Orsola e Rizzoli, il 7 di marzo si terrà un presidio presso via Gramsci 12 a Bologna dalle 11 alle 13, sede dei servizi unificati delle aziende sanitarie.
Tema della mobilitazione: il mancato adeguato finanziamento del servizio sanitario nazionale, i tagli da parte della regione alle assunzioni ed il mancato invio delle risorse economiche che servono alla valorizzazione del personale.
«E’ assurdo che in un momento in cui la sanità pubblica andrebbe rafforzata la risposta della politica sia quella di depotenziare gli organici ed impoverire i lavoratori – commentano i sindacati -. Tutte le aree, sanitaria, socio sanitaria al pari di quella amministrativa, sono in crisi e lo si riscontra quotidianamente negli ospedali della città, nei presidi del territorio e negli uffici. Basta guardare le diverse graduatorie che rischiano di scadere e che contano ancora tanti professionisti da reclutare, il depauperamento del mondo tecnico amministrativo, che mette a rischio anche le gare del Pnnr, e l’assenza di una programmazione da un quadro a tinte fosche per il futuro.
Per noi questo è insopportabile in quanto questa politica di tagli ha ricadute pesanti sui lavoratori, costantemente chiamati a doppi turni, salti riposo e salti mortali per coprire le carenze, e di conseguenza anche sul servizio pubblico della nostra sanità.
Domani saremo in presidio e, dopo l’incontro che i nostri responsabili regionali avranno giorno 8 con l’assessore Donini, decideremo come proseguire la mobilitazione sia dentro le aziende che nelle piazze».