Dichiarazione congiunta delle segreterie di Bologna di Fp Cgil; Cisl Fp; Uil Fpl e Rsu Città metropolitana di Bologna su stato di agitazione dei lavoratori della Città metropolitana di Bologna
Oggi 22 novembre le lavoratrici e i lavoratori della Città Metropolitana di Bologna hanno occupato in presidio il portico di via Zamboni davanti a Palazzo Malvezzi.
Ciascuna e ciascuno ha denunciato lo stato drammatico dei servizi che quotidianamente garantisce. Le assunzioni col contagocce. Un clima interno in cui rischia di prevalere la rassegnazione determinato dall’insufficienza se non dall’assenza di risposte organizzative. L’irricevibilità delle uniche proposte pervenute l’ultimo giorno utile dopo un confronto protratto per mesi.
Al presidio abbiamo visto alcuni amministratori del territorio, e siamo stati ricevuti dal Capo di Gabinetto. Di certo un primo segnale positivo, ma quello che serve a lavoratrici e lavoratori sono fatti concreti e tangibili.
Fatti concreti che dimostrino un’inversione di tendenza in tempi immediati, e non generiche disponibilità all’ascolto.
Fatti concreti che dimostrino una reale volontà di dare un futuro alla Città Metropolitana di Bologna e ai servizi fondamentali alla cittadinanza dell’area metropolitana che la legge le affida in esclusiva.
La mobilitazione di lavoratrici e lavoratori non si fermerà.