Dichiarazione congiunta di Simone Cavalieri, segretario generale Filctem Cgil Emilia-Romagna; Franco Garofalo, segretario generale Femca Cisl Emilia-Romagna; Vittorio Caleffi, segretario generale Uiltec Uil Emilia-Romagna su vittima sul lavoro
Si tratta di un decesso ancora inspiegabile quello della lavoratrice di 50 anni, vittima di un terribile incidente sul lavoro avvenuto in un reparto, considerato tra i più sicuri, della vetreria di Borgonovo a Piacenza. Ci uniamo al cordoglio della famiglia e auspichiamo al contempo che sia fatta presto luce sulle dinamiche che hanno portato alla morte della lavoratrice, in modo che questi fatti non accadano più.
A ottobre le organizzazioni sindacali avevano accelerato le manifestazioni e le iniziative sulla salute e sicurezza sul lavoro, denunciando i numeri spropositati dei decessi nel 2022 sul lavoro e organizzando una manifestazione nazionale a Roma sul tema il 27 ottobre. Una strage, quella dei morti sul lavoro, che non accenna a diminuire: infatti quest’anno in tutta Italia, da gennaio a settembre si contano 677 morti, pari a circa tre vittime al giorno.
Gli infortuni sul lavoro e gli infortuni mortali sono spesso la conclusione di una lunga catena di omissioni sulle norme di sicurezza anche più elementari. Anche in questa circostanza siamo in attesa dei riscontri dell’autorità giudiziaria e degli organi competenti, ma abbiamo sempre di più l’impressione che le esigenze della produzione e le pressioni che lavoratrici e lavoratori subiscono per garantire i risultati siano la reale motivazione di quanto succede. Il valore sociale del lavoro dovrebbe essere più importante della semplice ricerca del profitto.
Da sempre le organizzazioni sindacali denunciano un sistema di controlli e di sanzioni non efficiente. Solo aumentando la percezione del controllo quotidiano e dell’eventuale sanzione, se non ottemperanti alle più elementari norme di salute e sicurezza, è possibile invertire la rotta. Questa è una delle priorità che deve avere la nostra politica: lavorare sulla responsabilità, su un sistema statale di controllo e di proposta, sul rilancio e sulla formazione. Oltre a questo, chiediamo anche che RSU e Rls siano maggiormente coinvolte sui temi della salute e della sicurezza all’interno delle aziende.
Le morti e gli incidenti gravi sul lavoro sono diventati una emergenza che per essere superata richiede strumenti anche giudiziari adeguati, a partire dell’istituzione di una sorta di “super procura” che indaghi su questi fatti.