Dichiarazione congiunta delle segreterie di Fp Cgil; Cisl Fp e Uil Fpl di Bologna su CIttà metropolitana di Bologna
Le scriventi Organizzazioni Sindacali e la RSU della Città Metropolitana di Bologna proclamano lo stato di agitazione delle lavoratrici e dei lavoratori dell’Ente.
Le motivazioni che hanno portato alla dichiarazione dello stato agitazione sono sinteticamente di seguito rappresentate:
Come condiviso con i lavoratori in più assemblee di settore e/o trasversali, e come espresso dagli stessi anche nelle conferenze di organizzazione dell’Ente, sono diffuse le criticità delle condizioni di lavoro, per insufficienza degli organici come per necessità organizzative non risolte, talvolta pregiudicando anche la possibilità stessa di espletare adeguatamente le funzioni fondamentali dell’ente a favore di cittadini e imprese del territorio metropolitano.
A fronte di questa situazione, risulta insufficiente, quando non del tutto assente, la risposta dell’Ente alle sollecitazioni sindacali e al contempo frequente l’assunzione di decisioni unilaterali anche su materie che avevano visto in precedenza una regolamentazione definita, nell’ottica di una sempre condivisa volontà di miglioramento dei servizi, anche con il coinvolgimento dei lavoratori attraverso le loro rappresentanze sindacali.
In particolare, per il Settore Strade e Sicurezza vi è da tempo la forte preoccupazione per la sicurezza quotidiana dei lavoratori come per il livello del servizio stesso ai fini della sicurezza stradale della viabilità metropolitana. Risultano infatti frequenti situazioni di squadre che operano in esterna (per la manutenzione delle strade) senza gli organici minimi necessari, per come definiti dalle normative di sicurezza e per come già peraltro in precedenza recepiti quale regolamentazione interna dell’ente nell’ambito di specifici Accordi Quadro che hanno spostato negli anni funzioni a personale esterno in alternativa alle assunzioni. A ciò si aggiungono mezzi di lavoro vetusti o non adeguati alle necessità e la fattispecie per la quale spesso i lavoratori sono chiamati a svolgere per come possibile funzioni necessarie per la manutenzione delle strade (ad esempio sfalcio erbe), aggiuntive rispetto a quelle a loro affidate nell’ambito dell’Accordo Quadro, pur nella situazione di carenza organica citata. Ad oggi, malgrado solleciti ripetuti da mesi, e la più ampia disponibilità mostrata al confronto, le scriventi non hanno risposte e rivendicano:
- Certezza di numeri e tempistiche in merito all’adeguamento di organico necessario per operare in sicurezza;
- Certezza del finanziamento e quindi dell’effettivo funzionamento degli Accordi Quadro decisi dall’Amministrazione, che hanno attribuito funzioni a personale esterno a fronte della carenza di organico;
- Definizione di un piano di investimenti nel rinnovo del parco mezzi a disposizione degli operatori
Le scriventi OO.SS e RSU proclamano inoltre lo stato di agitazione a fronte della sostanziale divergenza registrata in merito all’attuazione del lavoro agile per la totalità dei lavoratori dell’ente, realizzata mediante una disposizione interna unilaterale che non ha colto in alcun modo le osservazioni poste dalle OO.SS. e dalla RSU, come anche peraltro dal CUG dell’Ente.
Rivendichiamo su questo il superamento dell’impostazione estremamente rigida e restrittiva impartita dalla Direzione dell’Ente, cancellando un Piano Operativo del Lavoro Agile previgente già sperimentato positivamente e ben più avanzato nella gestione organizzativa dello strumento, e l’attivazione di un Piano Operativo del Lavoro Agile che recuperi quantomeno una maggiore flessibilità nell’accesso a questa modalità lavorativa, in linea con una normativa nazionale vigente (nelle more di una sua futura definizione nel futuro CCNL) che consente finanche il superamento del vincolo della prevalenza di presenza in sede attraverso l’applicazione di una logica di programmazione plurisettimanale o plurimensile concordata con il rispettivo dirigente.
Infine, le scriventi, a fronte dell’impegno assunto a Marzo dall’Ente circa l’apertura di confronto sull’organizzazione dell’Ente, hanno prima registrato una variazione sostanziale senza alcuna informazione né preventiva né successiva dei livelli di responsabilità a carico delle posizioni organizzative (cosa che ha particolare rilevanza ed incidenza sulle condizioni di quei lavoratori, tanto più con l’aggiunta delle responsabilità collegate ora al PNRR), e adesso ricevuto l’annuncio di una serie di decisioni ad horas su vari centri di responsabilità. Decisioni che arriverebbero senza aver avuto alcun riscontro a precedenti richieste di incontro per la situazione di servizi specifici (così ad esempio per il delicatissimo Settore dell’Edilizia Scolastica) e senza peraltro trovare nelle asserite urgenze soluzioni a questioni (come quella della posizione di responsabilità della Polizia Locale) che pure l’Ente stesso aveva dichiarato come prioritarie.
Per le motivazioni precedentemente illustrate, le scriventi OO.SS. e RSU chiedono che si attivi la procedura di raffreddamento e conciliazione tra le parti di cui all’oggetto. Come da delibera della Commissione di Garanzia (1.6.2000) le scriventi OO.SS. si riservano di proclamare le iniziative di mobilitazione (con il relativo preavviso previsto dalla legge in caso di sciopero) trascorsi i periodi previsti dalla norma.
FP CGIL
Marco Iacono Responsabile Comparto FL FP CGIL Bologna Marco Pasquini Segretario Generale FP CGIL Bologna |
CISL FP
Stefano Franceschelli Segretario Generale Cisl Fp Area Metropolitana Bolognese |
UIL FPL
Loredana Costa Segretario Regionale |
RSU
Città Metropolitana di Bologna |