Dichiarazione congiunta delle segreterie regionali Filt/Cgil; Fit Cisl; Uiltrasporti; Faisa/Cisal e Ugl/Fna su accordo in Seta
Nelle giornate di giovedì, venerdì e sabato della settimana scorsa si sono svolte, nei tre bacini di Modena, Reggio Emilia e Piacenza, le operazioni di voto per la validazione dell’ipotesi di accordo per il personale assunto dal 1° gennaio 2012 in Seta Spa.
Oggi si è svolta, in contemporanea sulle tre province, l’operazione di spoglio e di certificazione del voto.
Il risultato ha consegnato una netta affermazione dei voti favorevoli (217 voti su 300 votanti, pari al 73% sui voti espressi nei tre bacini provinciali) nonostante una trattativa oltremodo lunga e sofferta che, purtroppo, nella sua fase conclusiva ha visto anche l’emergere di differenti posizioni sindacali.
L’intesa, infatti, prevede un accordo quadro regionale complessivo e tre allegati specifici per i tre bacini provinciali, che definiscono la normativa applicabile sulla singola provincia anche in base alle ragioni tecniche/orografiche nonché alla storicità del servizio.
L’accordo regionale è stato sottoscritto da tutte le segreterie regionali, mentre a livello provinciale ci sono state sigle che non hanno condiviso.
Ciononostante, unitariamente Filt/Cgil, Fit/Cisl, Uiltrasporti, Faisa/Cisal e Ugl/Fna regionali esprimono profonda soddisfazione in primis per l’altissima partecipazione al voto (oltre l’85% degli aventi diritto) che ha segnato un fondamentale e imprescindibile momento di democrazia sindacale.
Filt/Cgil, Fit/Cisl, Uiltrasporti, Faisa/Cisal e Ugl/Fna esprimono ulteriore soddisfazione per il risultato della consultazione che, finalmente, dopo 10 anni dalla costituzione di Seta Spa, consegna a questi lavoratori (351 persone al dato odierno) un contratto integrativo a tutti gli effetti e miglioramenti economici e normativi per lavoratori che, sino ad oggi, si consideravano discriminati e di serie b.
E’ la chiusura di una vertenza storica durata appunto 10 anni e che ha visto parecchi momenti di conflitto tra le parti, ma che nell’ultimo anno ha visto anche la pervicacia e la forza della tenacia sindacale nell’arrivare ad un risultato storico, nonostante la convergenza negativa del contesto storico-economico per il settore (a partire dall’emergenza covid negli ultimi due anni fino alla recente crisi dovuta al conflitto russo-ucraino e all’impennata dei costi dei beni energetici).
Nell’ultimo anno e mezzo, una trattativa serrata, con decine e decine di incontri tra le parti sui tre bacini per centinaia di ore di trattativa sindacale, ha portato finalmente ad un accordo nell’ultima settimana di marzo, oggi riconosciuto e validato a larghissima maggioranza dai lavoratori nonostante quanto abbiano detto i soliti detrattori e disfattisti di professione, che hanno diffuso note stampa a urne aperte e senza apparentemente aver letto i contenuti dell’accordo.
Accordo che entrerà in vigore dal 1° gennaio 2021, con conseguente riconoscimento degli arretrati relativi pari a oltre 2.500 euro per un lavoratore assunto al 1° gennaio 2015, a cui vanno aggiunte le indennità specifiche definite sui singoli bacini provinciali che vanno ulteriormente a migliorare il quadro del trattamento economico dei lavoratori.
Più in generale, solo in termini di salario aziendale aggiuntivo, si tratta di un accordo che prevede una massa salariale fissa pari a oltre 10.700 euro aggiuntivi nei primi 7 anni rispetto a quanto previsto dal contratto nazionale. A queste cifre si aggiungono le specifiche indennità legate al servizio svolto.
Sono previste inoltre una serie di migliorie e benefit in termini aziendali e di welfare e viene confermato l’impianto del premio di risultato che poi dovrà essere riadeguato per il successivo triennio.
E’ previsto infine il rafforzamento del ruolo e dei compiti della commissione turni, luogo di confronto nel cui definire e condividere con la direzione aziendali le condizioni per migliorare il servizio e le condizioni di lavoro per gli autisti.
I sindacati Filt/Cgil, Fit/Cisl, Uiltrasporti, Faisa/Cisal e Ugl/Fna esprimono grande soddisfazione per il raggiungimento di questo storico accordo che chiude una vertenza decennale e auspicano che si apra finalmente un nuovo capitolo di gestione (anche nel novero di quanto previsto dal Patto regionale, nonché in previsione di un eventuale scenario di prossimi bandi di gara) per il trasporto pubblico locale, settore strategico mirato sempre più al benessere e alla soddisfazione del lavoratore, e alla qualità del servizio per l’utente cittadino.