Dichiarazione congiunta delle segreteria di Cgil Bologna, Cisl area metropolitana bolognese, Uil Emilia Romagna e Bologna su Sacrario a Marzabotto
«Il gesto inqualificabile del quale si sono macchiati coloro che hanno affisso una foto del presidente della Regione – al quale va tutta la nostra solidarietà – con la svastica sulla fronte e la scritta “Sono un nazista e voglio imporre la dittatura nazi-sanitaria”, apposto sul cancello del Sacrario dei Caduti di Marzabotto, ci indigna profondamente.
Non c’è nessuna motivazione che possa ammettere tale scempio. Quel luogo è sacro e i valori ai quali esso si richiama sono sacri.
Marzabotto ci ricorda ogni giorno quali terribili atrocità può commettere l’uomo. E oggi, con quanto sta accadendo nell’est Europa, ci si rende purtroppo conto che non si tratta di pagine consegnata definitivamente alla storia e alla memoria.
Non è la prima volta che fantomatici esponenti “no-vax” compiono atti simili. Così come incredibilmente si ripetono atti vandalici e imbrattamenti alle sedi e ai luoghi simbolo della resistenza o presso le sedi di sindacati o organizzazioni democratiche.
Pensiamo che ogni limite sia stato superato e che tali atti non possano più in alcun modo essere tollerati.
Invitiamo questi soggetti a tornare in quei luoghi e a riflettere intensamente – naturalmente se ne sono capaci – sul significato che quei luoghi simbolo della disumanità portano con sé e ne traggano profondo insegnamento».