Dichiarazione del segretario generale Uil Emilia Romagna e Bologna, Giuliano Zignani su manifestazione 1 dicembre a Bologna (Foto: Gianni Schicchi)
«Questo modello di società neoliberista non mi appartiene e non mi piace: ecco perché scendiamo in piazza. Non vedo nessun partito politico che stia difendendo le persone che noi rappresentiamo. Solo il sindacato sta difendendo i lavoratori e i pensionati e sta pensando ai giovani.
Questa manovra sta mettendo a repentaglio la nostra sanità. La sanità in Emilia Romagna deve essere pubblica. Lavoratori e pensionati hanno diritto alle cure fornite dal sistema sanitario; non devono pagare per essere curati. Questo Governo deve investire sulla nostra sanità che durante la pandemia sta tenendo proprio perché è un’ottima sanità. Se non arriveranno finanziamenti adeguati rischiamo, oltre ad essere commissariati, di vede il modello lombardo, tutto privato, attecchire in regione. Io dico no per questo bisogna essere in piazza»
A Bologna, per la nostra mobilitazione ci avevano autorizzato piazza Maggiore. L’avremmo organizzata nel pieno rispetto delle norme anti Covid. Ce l’hanno negata senza spiegazione. Di fatto, equiparando il sindacato, organismo democratico riconosciuto dalla Costituzione, a chi in questi giorni sfila, bloccando strade e piazze. Perché?»