Dichiarazione congiunta delle segreterie di Filcams-Cigil; Fisascat Cisl; UilTucs dell’Emilia Romagna su presidio guardie giurate
Nell’epoca di industria 4.0, della digitalizzazione più spinta e della velocità dell’informazione sempre più sfrenata per mezzo di internet e dei social media in genere, quando una notizia battuta dalle agenzie a mezzogiorno è già obsoleta all’ora della merenda dei bambini che escono da scuola, ci domandiamo cosa occorra ancora alle Istituzioni, alle forze dell’ordine, agli enti ispettivi, agli istituti di vigilanza e all’opinione pubblica per comprendere che è necessario intervenire al più presto per garantire alle lavoratrici ed ai lavoratori del comparto della sicurezza privata condizioni di lavoro più sicure.
In meno di un mese, solo sul territorio bolognese, abbiamo assistito a diversi episodi che hanno visto come protagonisti in negativo delle guardie particolari giurate mentre stavano svolgendo il loro normale turno di servizio:
- una rapina a mano armata, lo scorso 13 maggio, nei pressi di un mercato popolare in centro a Bologna, dove due malviventi armati hanno sparato ad una guardia giurata, sola e senza alcun collega che lo accompagnasse per proteggerlo, sottraendogli il denaro (si è letto sui giornali che il valore del colpo sarebbe intorno al 100mila euro) destinato a ricaricare un bancomat;
- appresso, solo qualche giorno dopo, in data 1° giugno, si è saputo del decesso di una guardia giurata che, rientrando dal servizio di pattuglia notturno, si è schiantata con un autocarro in località Vergato, a causa della troppa stanchezza per aver lavorato, sempre da solo come nel caso della rapina, a bordo della sua autovettura per tutta la notte;
- infine, l’episodio di ieri sera sull’autostrada del Sole dove in località Valsamoggia una squadra armata di malviventi ha assalito in vecchio stile un furgone portavalori dove a bordo erano presenti tre guardie giurate senza alcuna altra scorta che li accompagnasse così da garantire maggiore sicurezza non solo ai lavoratori, ma anche al carico di contante e alle persone che vi transitavano vicine.
Queste le ultime notizie che nell’arco temporale di un mese hanno interessato l’opinione pubblica e la città di Bologna solo per qualche ora per poi finire nel solito dimenticatoio delle notizie di repertorio per essere sostituite velocemente da altri fatti di cronaca.
Le organizzazioni sindacali confederali del settore della vigilanza privata, FILCAMS CGIL, FISASCAT CISL e UILTUCS di Bologna ritengono che la sicurezza delle lavoratrici e dei lavoratori di un settore così strategico per la convivenza civile non sia più un tema da relegare alle sole pagine della cronaca nera solo ogni qualvolta si verifichi un conflitto a fuoco: i fatti di ieri sono andati al di là di ogni ragionevole tentativo di derubricare questi fatti a semplici episodi di violenza privata o infortuni sul lavoro.
Infatti, che una banda criminale organizzata, con tanto di passamontagna, fucili, pistole e bombe a mano elabori un piano che prevede l’interruzione del traffico sull’autostrada del sole con relativo attacco ad un furgone blindato presidiato da qualche guardia armata, è un segnale non solo di un ritorno a pratiche malavitose dal sapore un po’ retrò, ma soprattutto la prova inequivocabile che la criminalità organizzata ha compreso di come siano scarse e poco efficaci le forze messe in campo dalle aziende del settore e dalle istituzioni per garantire la Sicurezza con la S maiuscola: sicurezza a persone, a mezzi e a valori.
Infatti, ad esempio, il costringere una guardia giurata a svolgere un servizio di pattuglia notturna solo e non in doppia, rappresenta un rischio non solo per lo stesso lavoratore, ma anche per i beni e le persone che è deputato a custodire. Così come svolgere turni di servizio massacranti oppure essere comandati a custodire o trasportare denaro contante in quantità ingente da soli ed in mezzo ai cittadini sono solo alcuni elementi che espongono a gravi pericoli le lavoratrici ed i lavoratori del settore della vigilanza privata.
Se a far notizia sono solo i morti sul lavoro non vorremmo che la prossima volta che sarà dedicato il titolo in prima pagina di un giornale locale possa essere l’ennesimo episodio di violenza armata che, a differenza di altre volte, potrà vedrà un lavoratore rimetterci ancora una volta la propria vita.
Giovedì mattina, 17 giugno 2021, dalle 11 alle 13, si svolgerà un presidio a Bologna, in Piazza Roosevelt, davanti alla Prefettura di Bologna un presidio sindacale dei lavoratori e dei delegati del settore per aprire il necessario canale comunicativo con le istituzioni.