Dichiarazione congiunta del segretario generale Uil Emilia Romagna e Bologna, Giuliano Zignani e del segretario generale Unione sindacale italiana Poliziotti (Usip), Laura Mami su sparatoria e ferimento al Pilastro di Bologna
«Purtroppo quanto accaduto, in questi giorni, al Pilastro non ci meraviglia. Questo per due motivi sostanziali.
Il primo in sé: il Pilastro non è certo nuovo a simili episodi tanto ieri e quanto oggi. A causa della micro e macro criminalità fin troppo radicata e sempre crescente, il Pilastro è sempre, purtroppo, balzato agli onori della cronaca per episodi malavitosi. Tuttavia, questo non significa che, tra quei palazzi, vivano anche tante famiglie che con la delinquenza nulla hanno a che fare e che vanno tutelate.
Il problema è che le fragilità economico-sociali che affliggono una parte degli abitanti del Pilastro, li trasforma in facile preda della criminalità. Ecco perché sarebbe auspicabile e non più rinviabile la messa in campo, da parte in primis del Comune, di progetti sulla legalità e sul contrasto al disagio sociale, magari partendo dai giovani.
Il secondo motivo per cui non ci meravigliamo di quanto accaduto è che va preso atto di come Bologna sia cambiata, di come il tema della sicurezza, sbandierato a parole, ora necessiti di risposte urgenti. Bologna non è più quella di trent’anni fa, ma neanche di dieci anni fa: è una città afflitta da grossi problemi di delinquenza. Per questo chiediamo a Prefettura e Questura di farsi portavoce, al Ministero dell’Interno, della richiesta di avere più personale e più mezzi. Occorrono investimenti sulla tutela della sicurezza cittadina.
Infine, un auspicio, visto che siamo in campagna elettorale: perché i candidati a sindaco non inseriscono il nodo sicurezza nei loro programmi, individuando, magari, soluzioni?»