Dichiarazione congiunta delle segreterie di Filcams Cgil Bologna; Fisascat Cisl Amb; Uiltrasporti E.R. su multiservizi
Da sempre indispensabili, senza il loro lavoro non si potrebbe combattere efficacemente la pandemia. Sono gli addetti alle pulizie, a cui si applica il Contratto nazionale Multiservizi scaduto nel 2013, sono lavoratori che fanno servizi indispensabili alla collettività. Puliscono, sanificano e igienizzano tutti i luoghi pubblici e privati, a partire dagli ospedali, ma anche scuole, asili, università, stazioni, sedi comunali e regionali, caserme delle forze dell’ordine ma anche centri commerciali, banche, fabbriche.
L’apporto alla collettività di questi lavoratori non si ferma solo alla pulizia e sanificazione. All’interno degli ospedali si occupano di trasporto degenti, trasporto farmaci e sostanze biologiche oltre allo smaltimento dei rifiuti. Distribuiscono i pasti nelle scuole, puliscono e riforniscono i mezzi Tper nei depositi, effettuano servizi di portierato presso gli studentati. E molto, molto altro.
Per queste ragioni, pur auspicando che l’incontro a livello nazionale programmato per il giorno 26 Aprile possa registrare un esito positivo, le Organizzazioni Sindacali Filcams Cgil Bologna, Fisascat Cisl Area Metropolitana Bologna E Uiltrasporti Emilia Romagna hanno indetto per la giornata del 22 Aprile 2021 due presidi davanti a due aziende leader nel settore e che hanno sede sul territorio di Bologna, Rekeep Spa e L’Operosa Spa. A queste aziende le Organizzazioni Sindacali chiedono di essere leader non solo nei fatturati, ma davanti ai loro lavoratori. E’ il momento di dire basta alle parole, basta alla litania per cui anche le aziende vogliono il rinnovo del contratto ma nello stesso tempo pretendono lo scalpo dei lavoratori, basta alle prese in giro.
I presidi si svolgeranno con i seguenti appuntamenti:
- Giovedì 22 ore 9 di fronte alla sede de L’Operosa Spa a Cadriano, comune di Granarolo dell’Emilia (piazzetta Borgo di Sant’Andrea);
- Giovedì 22 ore 11 di fronte alla sede di Rekeep Spa zona industriale di Zola Predosa (via Poli 4);
Questo è un settore che opera prevalentemente in regime di appalto, e per effetto di questo, sempre più spesso nei passaggi da una società all’altra viene richiesto di ridurre gli orari di lavoro, a lavoratori che già in prevalenza lavorano con contratti part-time di pochissime ore settimanali. Lavoratori ca cui viene chiesta moltissima flessibilità sia in termini di orario, quindi lavorare oltre quanto previsto dal contratto individuale, ma anche di distribuzione queste poche ore in più fasce orarie durante l’intera giornata.
Il contratto Multiservizi è scaduto da quasi 8 anni, e la paga oraria è di 7€ lorde a ora. Lo stipendio medio non supera i 500€ al mese, e i pochi che hanno un full time arrivano a stento intorno ai 1.000. A Bologna sono oltre 5000 le lavoratrici e i lavoratori impiegati nel settore, una parte importante del tessuto sociale, non solo numericamente.
Ad oggi le associazioni datoriali, Legacoop, Confcooperative, Confindustria Agci dimostrano una completa mancanza di volontà a trovare soluzioni per il rinnovo del contratto nazionale, continuando a chiedere pregiudizialmente un taglio nel pagamento della malattia e una ulteriore flessibilità negli orari di lavoro.
Con la pandemia molte imprese hanno aumentato i fatturati, ma questo non gli impedisce di non voler riconoscere un giusto contratto a tutti quei lavoratori che ancora una volta hanno dimostrato il loro valore durante la pandemia lavorando in prima fila con responsabilità dedizione a favore della collettività e in alcuni casi pagando anche con la loro vita.
Dopo alcuni mesi di ripresa della trattativa le associazione datoriali hanno dimostrato ancora una volta l’arroganza e l’indifferenza verso i loro operai.